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Silvio Berlusconi al centro del primo scontro della grande coalizione

Grande coalizione, il primo scontro è su Berlusconi

Silvio Berlusconi al centro del primo scontro della grande coalizione
Silvio Berlusconi al centro del primo scontro della grande coalizione

FIRENZE – Matteo Renzi inizia a marcare il proprio territorio politico anche dopo il sì alla grande coalizione guidata da Enrico Letta. E se spesso in passato lo ha fatto “verso destra” combattendo la demonizzazione di Silvio Berlusconi, questa volta per il sindaco rottamatore è venuto il momento di spostare l’asse “a sinistra” e chiudere il credito al Cavaliere, bocciando l’idea di fargli guidare la Convenzione per le riforme.

Un conto è fare un governo con il Pdl perché non ci sono alternative, altro è dare la Convenzione a Berlusconi“, ha tuonato Renzi di fronte ai parlamentari della sua corrente. La frase, riportata da Repubblica, non è stata smentita. E anzi è stata al centro di battute e commenti da parte degli esponenti di centrodestra.

I veti politici preconcetti sono inaccettabili su chicchessia e in particolare lo sono sul leader del Pdl e se messi davvero in atto porterebbero dritti al voto anticipato”, ha sottolineato il senatore del Pdl Altero Matteoli, replicando proprio alle parole del sindaco di Firenze . “Renzi è candidato a diventare presidente dell’Anci in sostituzione di Del Rio. Allora che facciamo, poniamo anche noi del centrodestra il veto sul candidato Renzi?”, ha aggiunto l’ex ministro. “E’ di tutta evidenza che nel Pd devono capire che quando si è in coalizione bisogna rispettare gli alleati, una regola preliminare se si vuole servire insieme il Paese”.

Ancora più caustico il commento di Gianfranco Rotondi: “Il no di Renzi a Berlusconi nella Convenzione è un altro classico da movimento giovanile Dc. Ora Matteo se la prende con zio Silvio che gli ha preferito Enrico”, facendo riferimento al fatto che il Cavaliere avrebbe bocciato il nome del sindaco come possibile premier.

Come non bastasse nel centrodestra si respira una strana aria dopo la nascita della grande coalizione, visto che dopo un decennio passato a braccetto anche se in partiti diversi (prima An e Fi, poi nel Pdl) le varie anime della ex coalizione si trovano di fronte da avversarie. “Mi farà effetto fare opposizione a Toccafondi (neo sottosegretario, ndr), ma mi avrebbe fatto più effetto fare maggioranza con Stefano Fassina“, ha scritto ironicamente su Twitter il consigliere regionale dei Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli. Che poi, sempre con l’arma dell’ironia, è andato a beccare il sindaco di Firenze. “Alla fine a governare l’Italia ci sono arrivati prima Lapo Pistelli e Gabriele Toccafondi di Matteo Renzi!“, ha scritto con l’hashtag “#scherzideldestino”.

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