Imu e spending review, l’allarme dell’Anci: troppe incognite per i Comuni
FIRENZE – Allarme per i Comuni toscani. Tutta colpa della situazione di incertezza causata dai tagli previsti dalla spending review per questo anno, il patto di stabilità e la discussione sull’Imu: nodi importanti da sciogliere, che ”stanno mettendo in difficoltà le realtà comunali che a breve devono presentare il bilancio preventivo 2013”. Il messaggio arriva da Anci Toscana, che ha analizzato la situazione attuale nel corso di un seminario dal titolo ‘Il bilancio 2013’.
Quest’anno, è stato spiegato, i Comuni della Toscana sono chiamati a contribuire al risanamento della finanza pubblica per 709 milioni di euro, 279 milioni derivanti dal Patto di stabilità e per 430 milioni dal taglio di risorse. Secondo il presidente di Anci Toscana e sindaco di Livorno Alessandro Cosimi ”l’incertezza genera però una grandiosa sofferenza per i Comuni. Il combinato disposto tra patto di stabilità e tagli nazionali, determina una riduzione di circa il 9% alla spesa corrente dei Comuni. Alla fine non reggeremo più”.
Al dibattito ha contribuito anche l’economista e assessore fiorentino al bilancio Alessandro Petretto che ha sottolineato i tanti, troppi, punti interrogativi per le realtà comunali, già messe in ginocchio da corposi tagli alla spesa pubblica che obbligano, di fatto, a ridimensionare anche le possibilità di investimento. ”Ad oggi non sappiamo quale sarà l’entita dei tagli corrispondenti alla spending review per quest’anno, o come sarà l’Imu. Solo per il Comune di Firenze – ha fatto notare Petretto – questi due dati valgono più del gettito Irpef. Non so come possiamo fare”.
Presente, tra gli altri, anche l’assessore toscano al bilancio Vittorio Bugli che ha voluto invece rimarcare l’impegno della Regione. “La Toscana ha liberato 63 milioni dal proprio patto di stabilità destinandoli ai Comuni. Appena avremo il via del Governo potremo liberare subito risorse per il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni. Per i Comuni equivale a circa 120 milioni. In più – ha concluso – lavoriamo per la riorganizzazione degli enti locali con le Unioni e le fusioni dei Comuni”.