Governo, Letta porta i ministri in “ritiro” in un’abbazia nel Senese
SIENA – Da domenica pomeriggio a lunedì all’ora di pranzo nell’Abbazia di Spineto a Sarteano, in provincia di Siena. Il premier Enrico Letta porta la sua squadra di Governo in “ritiro” per “fare spogliatoio”. Serve fare gruppo e pensare bene prima di affrontare passaggi cruciali per la vita repubblicana: sospensione della rata di giugno dell’Imu, rifinanziamento della cassaintegrazione, bloccare l’aumento dell’Iva, fare crescere l’economia. Le decisioni che attendono l’esecutivo sono di quelle toste, serve concentrazione, determinazione, unità di intenti.
“L’abbazia? Va benissimo, ci riposiamo e rafforziamo lo spirito”. Così il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha accolto l’idea di Letta di un ritiro di 24 ore dei ministri nell’Abbazia toscana.
Si tratta di un’Abbazia Vallombrosana del secolo XI, circondata da una proprietà di oltre 800 ettari, nella provincia senese a metà strada tra Firenze e Roma. La struttura dispone di 98 camere per gli ospiti (88 doppie e 10 singole) distribuite tra l’Abbazia e gli undici antichi poderi della Tenuta, accuratamente restaurati, l’Abbazia è dedicata a incontri di studio, riunioni e convegni di lavoro, corsi di formazione, seminari.
L’Abbazia risale al 1085 e rappresenta un esempio del monachesimo italiano e toscano. Ligia alla regola benedettina, viene prima posta sotto la protezione di Orvieto (1120), poi passa sotto la tutela della Repubblica di Siena fino alla sua caduta e al suo passaggio al Ducato Mediceo di Firenze. Nel 1627 il Papa Urbano VIII toglie all’ordine Vallombrosano l’Abbazia di Spineto per affidarla a quello Cistercense; in questa occasione il Papa dona alla chiesa di Spineto il prezioso piviale che tuttora vi è conservato. L’Abbazia resterà sotto l’ordine cistercense fino alla sua soppressione nel 1783.
Paolo
Speriamo che lo spogliatoio di Letta sia simile a quello di Prandelli o di Montella. Lo spogliatoio del Pd mi ricorda invece quello viola dei tempi di Mihajlovic