Calcio dilettanti, pugno ad arbitro 38 mesi di squalifica
FIRENZE – E parlano di fair-play, di valori che si devono insegnare da piccoli magari proprio nelle scuole calcio. Certo se l’esempio è quello offerto in una gara di giovani dilettanti del fiorentino c’è poco da stare tranquilli. Poi scene di guerriglia come quelle viste ieri sera a Bergamo rischiano davvero di diventare una pericolosa conseguenza.
La gara in questione è quella Giovanissimi B Ponte a Greve-Calenzano valida per il terzo Memorial Giancarlo Nencioni, sospesa dal direttore di gara al 26’ del secondo tempo sul punteggio di 1-5. Ma qui l’aspetto sportivo perde del tutto di importanza difronte alla cronaca. Il calciatore Saverio Osmani della società fiorentina Ponte a Greve, non soddisfatto delle decisioni del fischietto, ha pensato bene di colpire l’arbitro con un forte pugno allo stomaco.
38 mesi di squalifica, fino al 7 luglio 2016, questo il pesante provvedimento disciplinare che il giudice sportivo ha poi inflitto al calciatore.
Osmani, dopo essere stato espulso per frasi gravemente offensive e minacciose nei confronti dell’arbitro, lo ha colpito con un violento pugno all’altezza del torace provocandogli dolore e problemi respiratori. Al Pronto soccorso i sanitari hanno riscontrato al malcapitato arbitro una contusione emitoracica giudicata guaribile in sette giorni.