Governo in ritiro in Toscana, due giorni a Spineto
SIENA – Alcuni ministri sono arrivati alla spicciolata con la propria auto, altri con il bus della Presidenza del Consiglio. Una due giorni all’Abbazia di Spineto a Sarteano nel senese per “fare squadra” e coordinarsi sull’agenda di governo come ha annunciato il premier Letta. Maria Chiara Carrozza e Andrea Orlando, che abitano in Toscana e Liguria, sono giunti direttamente da casa con la loro autovettura. I ministri sono stati accolti dal finto Enrico Letta, inviato da «Striscia la notizia».
Aprendo i lavori del ritiro il premier Letta ha comunicato quanto concordato con il vice premier Angelino Alfano che da qui alle elezioni amministrative i membri dell’esecutivo non parteciperanno a manifestazioni elettorali né a dibattiti radio-televisivi che non siano incentrati sull’attività di governo.
Imponenti le misure di sicurezza intorno all’Abbazia di Spineto dove i membri dell’esecutivo soggiorneranno fino a domani. Polizia e carabinieri presidiano in forze persino l’uscita Chiusi-Chianciano Terme dell’A1, e la strada che da lì porta a Sarteano e poi a Spineto. Massiccia la presenza di forze dell’ordine nella struttura, dove possono entrare solamente giornalisti, fotografi e cameraman muniti di un regolare pass.
E’ stato il ministro dei Beni culturali Massimo Bray il primo ad arrivare, ai giornalisti che gli domandavano cosa si aspettasse da questo incontro toscano ha risposto: «Lavoreremo bene». «Parleremo di tutto». Così il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. Si parlerà in particolare di riforme istituzionali, di economia e giustizia.
«Mi aspetto che da quest’incontro conosceremo meglio che cosa fare per il Paese e come coordinarci meglio. E’ un compito difficile ma il problema principale è mettere in campo idee per un programma rapido per il Paese. Credo che il governo debba lavorare tenendosi il più possibile fuori dalle polemiche» ha dichiarato il ministro della Coesione Territoriale Carlo Trigilia. «Mi aspetto una bella discussione» la previsione del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza sulle polemiche nate dalla presenza di ministri Pdl alla manifestazione di ieri a Brescia.