«I sindaci di Milano, Roma e Firenze non vogliono commemorare la strage dei Georgofili»
«I sindaci di Milano, Roma e Firenze non vogliono commemorare la strage di via dei Georgofili. Li abbiamo invitati più volte, il primo ha risposto no. Dagli altri silenzio assoluto, anzi silenzio assordante. Non ho altro modo per definirlo».
Si leva forte la denuncia di Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell’«Associazione tra i familiari delle vittime di via dei Georgofili» di Firenze alla vigilia del 20° anniversario della bomba che alle 1.04 del 27 maggio 1993 distrusse un palazzo a pochi passi da piazza della Signoria e gli Uffizi, causando cinque morti e una cinquantina di feriti.
«Solo il sindaco di Palermo ha risposto subito e positivamente al nostro appello, ma un sindaco su quattro era davvero troppo poco per organizzare un incontro tra i rappresentanti delle città colpite dagli attentati degli anni ’92 e ’93» ha proseguito la presidente durante la conferenza stampa, da poco terminata, di presentazione delle iniziative per l’importante e tragico anniversario.
«Abbiamo invitato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma ci era stato risposto a suo tempo che non poteva partecipare perché il suo mandato il 27 maggio sarebbe scaduto. Ora che è stato rieletto lo abbiamo nuovamente invitato ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Speriamo che arrivi anche all’ultimo momento».
Lo stesso Napolitano era presente nell’aula del Senato quando, giovedì scorso 9 maggio, è stata commemorata la Giornata in memoria delle vittime del terrorismo. Tra gli interventi ufficiali c’era stato anche quello della stessa Giovanna Maggiani Chelli, che – davanti a capo dello Stato, presidenti di Senato e Camera, membri del governo e molti congiunti di vittime – aveva ricordato con voce ferma le parole del pubblico ministero fiorentino Gabriele Chelazzi, il primo magistrato ad intervenire sul luogo del disastro: «Non è stata sola responsabilità penale… Non si può aspettare che siano le sentenze pronunziate in nome del popolo italiano, quando le sentenze non riescono ad attingere fino in fondo determinate verità, a fare Stato rispetto a tutto, anche rispetto ai libri di storia, rispetto alle responsabilità politiche, rispetto al modo col quale si governa un paese o li si orienta istituzionalmente».
«La politica – ha ripetuto oggi Maggiani Chelli – non può continuare a trincerarsi dietro i ‘non mi ricordo’ e ‘non lo so’. Deve decidere ad aprire gli scrigni che ha ancora chiusi e ad ammettere – se ci sono – le proprie responsabilità».
Il programma promosso dall’Associazione tra i familiari delle vittime di via dei Georgofili prevede per venerdì giorno 24 maggio un incontro tra i magistrati fiorentini e studenti universitari e delle scuole superiori in un aula universitaria, che verrà indicata non appena verrà confermata (o meno?) la presenza del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza.
Certa invece la presenza del presidente del Senato Pietro Grasso alla manifestazione del 26 maggio alle 16 presso palazzo Strozzi Sacrati, sede della giunta regionale toscana in piazza Duomo. Verranno consegnate targhe a circa 30 tra i primi soccorritori, arrivati in via dei Georgofili qualche minuto dopo il tragico scoppio delle 1.04: vigili del fuoco, vigili urbani, poliziotti, carabinieri, volontari delle ambulanze. «Un ricordo per tutti coloro che hanno toccato con la mano la disperazione della gente e si sono mossi in mezzo al buio e alle rovine» ha detto Maggiani Chelli.
Da oggi intanto è stata aperta – in più punti della città – una mostra fotografica della strage. Dal sottopassaggio della stazione di Santa Maria Novella (vicino alle scale mobili), alla biblioteca del Palagio di Parte Guelfa, dalle mense universitarie di Novoli, viale Morgagni e via San Gallo al Polo Scientifico di Sesto, a numerosi centri didattici fiorentini. Tutto è stato curato da Gianfranco Maggi e da un collettivo di studenti universitari.
AGGIORNAMENTO ore 20.25
Non è tardata la replica di Palazzo Vecchio. Per il sindaco Renzi risponde a stretto giro con un comunicato Cristina Giachi, assessore all’educazione e alla legalità al comune di Firenze. «Dichiarazioni incomprensibili» quelle della presidente dell’associazione fra i familiari delle vittime della strage dei Georgofili.
«Diverse settimane – dice l’assessore – ho incontrato proprio la signora per informarla delle iniziative che sta organizzando il Comune di Firenze e per condividere gli eventi proposti dall’associazione per commemorare il 20° anniversario delle stragi». «Né il Sindaco, né il Comune di Firenze si sono chiusi in alcun ‘silenzio assordante’ – prosegue Giachi – siamo e saremo sempre in prima fila per commemorare una delle pagine più buie della storia della nostra repubblica».