Fumo, no alle sigarette elettroniche nei bar della Toscana
FIRENZE – Il fenomeno si sta moltiplicando e la Fipe scende in campo in Toscana esprimendo un secco no all’uso delle sigarette elettroniche nei bar e nei ristoranti della regione. Il mercato delle sigarette elettroniche in Italia ha superato gli 80 milioni di euro. In Toscana si contano oltre 70 negozi specializzati. Secondo un sondaggio Doxa il 7,3% degli italiani ha provato la sigaretta elettronica e la quota sembra destinata a crescere.
«Questa corsa all’acquisto sta creando non pochi problemi ai gestori dei pubblici esercizi perché sempre più di frequente capita di imbattersi in avventori che utilizzano la sigaretta elettronica e che ritengono di poterlo fare anche nei luoghi nei quali vige il divieto di fumo –scrive la Fipe in una nota– E’ il caso degli oltre 20mila bar della Toscana nei quali i milioni di consumatori sembrano disorientati dalla nuova situazione determinata dall’uso della sigaretta elettronica».
E le controversie all’interno degli esercizi commerciali stanno crescendo in modo esponenziale sottolinea Aldo Cursano, segretario toscano della Fipe-Confcommercio. «In attesa che si faccia chiarezza sull’interpretazione della norma –annuncia Cursano- abbiamo deciso di dare indicazione ai nostri associati di non consentire che in bar e ristoranti si possano utilizzare sigarette elettroniche». Ed anche il direttore di Confcommercio Toscana Andrea Nardin ribadisce che clienti e gestori si sono adattati al divieto di fumare in bar e ristoranti e che quindi non è il caso di perdere le buone abitudini. Con buona pace dei fumatori toscani….