«Il premio Marzocco? Vorrei consegnarlo a Dan Brown»
FIRENZE – Hanno entrambi Firenze nel cuore, e una passione sincera per Dante Alighieri. La sola differenza è che uno dei due ha la fortuna di vivere ogni giorno il fascino e le contraddizioni della città gigliata, all’ombra di Palazzo Vecchio. Eppure, nonostante la distanza geografica, il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani non ha dubbi: consegnerebbe il premio Marzocco allo scrittore statunitense Dan Brown.
“Inferno”, ultimo romanzo dell’autore americano, ha fatto la sua comparsa proprio oggi nelle librerie italiane: come previsto – complice anche un’attesa ricca di suspence – il testo sta raccogliendo ampi consensi. Merito dell’abilità editoriale dell’autore, certo, ma anche della trama, ispirata a Dante e giocata sui misteri che circondano la Divina Commedia. Le premesse per un nuovo successo, insomma, ci sono tutte e già ci si domanda se questo libro sarà in grado o meno di bissare i risultati del “Codice da Vinci”, con ben 80 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
L’amministrazione comunale, ad ogni modo, ripone grandi aspettative nel nuovo bestseller: la speranza è che “Inferno” possa contribuire a diffondere l’immagine del capoluogo toscano a livello internazionale, invogliando i turisti a visitare il comune. “In questi giorni i giornali inglesi mi stanno cercando per capire in che modo Firenze vive l’arrivo dell’opera di Dan Brown: tra questi l’Observer – racconta Giani – Firenze, in questo senso, vanta già numeri significativi, ma sono comunque certo che ‘Inferno’ possa fungere da calamita e proiettare ulteriormente il fascino del capoluogo toscano all’estero”. “Anzi, mi sento di dire grazie a Dan Brown e alla Mondadori per aver sceltola data del 14 maggio per il ‘debutto’ italiano del testo: non è una data casuale. Il 14 maggio 1865 la città visse infatti la sua occasione per Firenze Capitale, con lo scoprimento della statua di Dante in Santa Croce alla presenza del re Vittorio Emanuele II”, sottolinea ancora Giani.
Semplici coincidenze o riferimenti incrociati, nello stile di Dan Brown? Chi può saperlo. Quel che è certo è che “Inferno” non lascia niente al caso. “Il libro è pieno di dettagli, di rimandi a Dante importanti. Io, in qualità di presidente del Consiglio comunale, sarei per consegnare a Dan Brown il premio Marzocco – afferma Giani – A titolo personale, in vista del 6 giugno quando lo scrittore verrà in città, ho inoltre inviato una richiesta di incontro, tramite Mondadori, all’autore: mi piacerebbe conoscerlo e fargli visitare Firenze, in particolare il Corridoio Vasariano“.
Intanto, sulla scia del risalto internazionale riservato alla figura del Sommo Poeta, la Società Dantesca (di cui sempre Giani è presidente) pensa a nuovi progetti da mettere in campo per valorizzare la vita e l’attività di Dante. L’intenzione, è quella di mettere a punto un percorso turistico attraverso i palazzi e i luoghi citati nella Divina Commedia: una sorta di piccolo tour che, supportato da personale qualificato, permetta agli stranieri di scoprire le circa 50 lapidi sparse per Firenze, targhe che riportano i versi del Poeta fiorentino. “E’ una iniziativa che ci piacerebbe davvero concretizzare a breve”, conclude Giani.