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Cassa integrazione in deroga, in arrivo un miliardo. Simoncini: «Risorse insufficienti»

L'assessore regionale al Lavoro Gianfranco Simoncini
L’assessore regionale al Lavoro Gianfranco Simoncini

FIRENZE – Un altro miliardo per la cassa integrazione in deroga. E’ una delle misure urgenti contenute nel primo decreto legge del governo Letta, varato questa mattina dal Consiglio dei ministri. Un intervento necessario vista la situazione attuale del Paese, che si somma alle altre misure individuate dall’esecutivo, ovvero il rinvio a settembre dell’Imu sulla prima casa e sui terreni agricoli e l’addio al doppio stipendio per ministri, viceministri e sottosegretari che siedono già in Parlamento.

La decisione di finanziare gli ammortizzatori in deroga, pur consentendo di allentare la pressione sociale e di dare una prima significativa risposta a molti lavoratori italiani, viene considerata tuttavia non del tutto sufficiente dall’assessore regionale al Lavoro Gianfranco Simoncini. “Il decreto – afferma l’assessore – stanzia infatti 1 miliardo di euro, circa la metà delle risorse che, sommate a quelle già stanziate, abbiamo stimato servirebbero a coprire il fabbisogno complessivo per tutto l’anno, fabbisogno che ipotizziamo attorno ai 3 miliardi”.

In sostanza, fa notare Simoncini, i finanziamenti stabiliti questa mattina permettono di coprire le richieste arrivate ad oggi agli Enti preposti, ma per alcune realtà regionali questo significa trovarsi già nella condizione di dover bloccare quasi immediatamente le nuove autorizzazioni. Secondo una rilevazione effettuata in queste ore, le Regioni avrebbero infatti già registrato richieste di autorizzazione per circa 2 miliardi e 431 milioni, un numero ben superiore alle risorse disponibili anche con questo nuovo stanziamento messo in campo da Letta e dai suoi ministri.

“Prendiamo atto – afferma Simoncini – che si è data una prima risposta emergenziale. Ribadiamo, come abbiamo già detto più volte, che per cassa integrazione e mobilità in deroga è necessaria una soluzione definitiva, che permetta di coprire i residui del 2012 e garantisca la copertura dell’intero 2013. Le Regioni si stanno facendo carico di una competenza che è del governo, garantendo la gestione e per i quattro anni passati, anche mettendo a disposizione risorse proprie, cosa oggi – ribadisce – del tutto impossibile”.

Per la Toscana, in particolare, si stima che il fabbisogno per il 2013 sia pari a 200 milioni di euro. Una previsione che – alla luce dei nuovi sblocchi – permette alla Regione di tracciare un quadro abbastanza positivo e di utilizzare con pacata serenità gli strumenti a disposizione per fronteggiare le difficoltà economiche e lavorative del territorio.

“Con il decreto sulla cassa integrazione di oggi dovremmo arrivare a una cifra complessiva di circa 115 milioni – informa l’assessore -, che si stima possano consentire, tenendo conto della differenza che si realizza fra quanto richiesto e quanto poi realmente utilizzato dalle aziende, di far fronte alle domande che sono arrivate e non era stato possibile autorizzare e, forse, anche a quelle che arriveranno nel prossimo mese”.


Giulia Ghizzani

Giornalista

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