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L'Italia alle urne

Amministrative 2013 in Toscana, Pdl in ordine sparso e guerre dentro il Pd

L'Italia alle urne
Anche la Toscana alle urne per le elezioni amministrative

FIRENZE – Grande frammentazione, Pdl in ordine sparso, Pd solo apparentemente compatto ma in realtà vittima di pesanti frizioni interne, la minaccia dei Cinque stelle in parte rintuzzata dalla presenza massiccia di liste civiche: questo, in sintesi lo scenario alla vigilia della tornata elettorale del 26 e 27 maggio. Fatta esclusione per il caso Massa – un unicum, viste le diverse alleanze – negli altri comuni sopra i 15mila la corsa si riduce a tre: Pd favorito, Pdl e M5S di rincorsa.

Pisa

Pisa, otto candidati a sindaco, 17 liste. Uomo da battere il sindaco uscente Marco Filippeschi, che oltre a Pd, Sel e quel che resta dell’Idv, vede allargarsi la coalizione al centro (ex montiani ed ex Fli), ma non altrettanto a sinistra: Rifondazione e Comunisti italiani corrono per conto loro, la prima (affiancata anche da una lista civica) a sostegno di Ciccio Auletta, i secondi di Salvatore Montano. Al centro una delle anime storiche della Dc, Mario Biasci si candida con la lista Avvenire, così come Carlo Lazzeroni si presenta sotto il simbolo dell’Udc.

Presente anche una lista civica ‘giovanilista’ guidata da Emanuele Guidi, oltre al M5S, rappresentato da Valeria Antoni. Nell’ambito del centrodestra, rottura sanguinosa nel Pdl, con l’ex consigliere comunale e coordinatore cittadino Diego Petrucci – sostenuto da una parte del partito – correre sotto il simbolo della lista NoiAdessoPis@, sostenuti anche da Fratelli d’Italia. Il Pdl, con a fianco Destra e Lega, sostiene il senatore Franco Mugnai.

Massa

7 candidati sindaco, 17 liste. Frammentazione estrema nel centrodestra: il Popolo della Libertà ha ufficializzato la candidatura di Stefano Caruso – 47 anni, ispettore capo della Guardia di Finanza, consigliere comunale uscente di Forza Italia e Pdl, uscito vincitore nel duello con l’ex collega di gruppo Stefano Benedetti (che si è comunque candidato). Come se non bastasse, Fratelli d’Italia presenta Alessandro Amorese, a cui si aggiunge la lista civica capeggiata dal notaio Dario Dalle Luche (area moderata). L’uscente Pucci (Udc-Api-liste civiche) non si ripresenta, ma la stessa coalizione candida a sindaco l’assessore uscente Gabriella Gabrielli. Pd-Sel-Socialisti, liste civiche candidano l’ex assessore Alessandro Volpi (uscito tempo addietro dalla giunta e dalla maggioranza), mentre Grillo presenta Riccardo Ricciardi.

Viareggio

21 liste, tredici candidati a sindaco. Il Popolo della Libertà ha scelto Tonino Cima, storico esponente del centrodestra viareggino ed ex assessore della giunta di centrodestra guidata da Lunardini. Al suo fianco una coalizione di centrodestra composta, oltre che dal Pdl, da Lega, Fratelli d’Italia. Da quella che fu l’alleanza vincente di Lunardini provengono anche altri candidati a questa tornata alla guida di liste civiche: gli ex consiglieri comunali Pdl Eugenio Vassalle (transitato in Fli) e Michele Di Santo, l’ex presidente del consiglio comunale di area Udc Paolo Spadaccini; dal centrodestra provengono anche Massimiliano Baldini (ex segretario comunale di Forza Italia), e Alberto Pardini (collaboratore della consigliera regionale ex Lega e ora vicina a Fratelli d’Italia Marina Staccioli).

In corsa – caso più unico che raro in Toscana – anche Scelta civica, che punta tutto su Andrea Parenti. A questi si aggiungono altri quattro candidati civici: Franco Giorgetti, Serena Fambrini, Valter Ghiselli, Rossella Martina. Ma il vero antagonista del Pdl – sempre se riuscirà a sanare le frizioni interne al partito sorte dopo le primarie – è Leonardo Betti, a capo di una coalizione di sinistra-centro (Pd, Sel, Rifondazione, Idv, Socialisti, più una lista civica). Terzo incomodo Max Bertoni, candidato del M5S.

Siena

8 candidati a sindaco, 16 liste. Dopo le primarie di gennaio, vanamente vinte da Franco Ceccuzzi – che poi ha rinunciato alla candidatura a seguito della sua iscrizione nel registro degli indaga nell’ambito di un’inchiesta che riguarda latamente il MPS – il centrosinistra ha tenuto nuove primarie che hanno visto vincere il sindaco di Monteriggioni Bruno Valentini. Al suo fianco Pd, Sel, riformisti e la sua lista civica Siena Cambia. Principale sfidante il cardiochirurgo Eugenio Neri, alla guida di una coalizione ‘Baricentro civico’ che vede al suo interno Siena rinasce – lista civica di Neri –, Nero su bianco (espressione dell’area dei dissidenti Pd che hanno portato alla caduta di Ceccuzzi), il Pdl (seppur sotto le insegne della lista ‘moderati di centrodestra’), e Fratelli di Siena (appendice locale del partito di Giorgia Meloni).

Dal centrodestra proviene anche l’ex consigliere comunale di An Enrico Tucci, oggi alla guida di una formazione civica, mentre Marco Falorni guida una coalizione eterogenea che vede al suo interno liste civiche e la Lega.

Di area ex maggioranza la lista Siena futura, capeggiata dall’ex vicesindaco Mauro Marzucchi, mentre a sinistra c’è la sempre presente Laura Vigni, alla tolda di comando di un’alleanza composta da Rifondazione, Siena si muove e Sinistra per Siena. Quindi Alessandro Corsini è il candidato di 53100, legato alla forte realtà delle contrade, infine il candidato cinque stelle Michele Pinassi.

Campi Bisenzio

6 candidati a sindaco, 11 liste. Candidato sindaco del Pdl Paolo Gandola (giovane attivista di Forza Italia Giovani). Candidatura sostenuta anche da altre due liste (la civica ‘Uniti per Campi’ e ‘Toscana Granducale’). Fratelli d’Italia, Lega e Più Toscana sono in coalizione, ma senza simbolo. Nella lista Pdl, in quota Più Toscana (gli ex legisti), ci sono anche l’ex portiere di Empoli, Palermo e Fiorentina Gianluca Berti e uno dei simboli del calcio storico, Gianluca Lapi.

Candidature civiche, seppur di provenienza di centrodestra quelle di Giovanni Brandino e Alessandro Tesi (ex consiglieri del Pdl, poi transitati in Fli il primo e nel gruppo misto il secondo). Nel centrosinistra il candidato sindaco di Pd, Idv e Sel è Emiliano Fossi (che ha battuto la candidata dell’ex sindaco Adriano Chini alle primarie di alcuni mesi fa); in più Rifondazione conMichele Di Paolae il grillino Niccolò Rigacci,con polemiche per una primaria on line che è stata contestata dagli stessi simpatizzanti del Movimento 5 Stelle.

Gli altri Comuni

A questi cinque comuni – che vedono elezioni a doppio turno – se ne aggiungono altri 12 sotto i 15mila abitanti: Impruneta e Marradi in provincia di Firenze (il primo storicamente di centrosinistra, il secondo attualmente governato da una giunta di centrodestra); Santa Maria a Monte, Montecatini Val di Cecina e Riparbella in provincia di Pisa (tutti di centrosinistra); Monte Argentario, Gavorrano e Semproniano in provincia di Grosseto (il primo e l’ultimo governati dal centrodestra, il secondo – chiamato al voto per la terza volta in quattro anni – da Sel), Ponte Buggianese (in provincia di Pistoia, governato dal centrosinistra), Capolona (provincia di Arezzo, in mano al centrosinistra), Rio Marina all’Isola d’Elba (provincia di Livorno), oggi commissariato, ma alle ultime elezioni con vittoria per il centrodestra.

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