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Un momento della protesta di MaggioDanza l'altra sera in Corso Italia

Maggio musicale, protesta anche senza consiglio comunale

Un momento della protesta di MaggioDanza l'altra sera in Corso Italia
Un momento della protesta di MaggioDanza l’altra sera in Corso Italia

FIRENZE – In questi momenti, alla Camera del Lavoro in Borgo dei Greci a Firenze, è in corso una riunione ristretta delle rappresentanze sindacali dei vari settori del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Obiettivo: mettere a punto una piattaforma unitaria capace di reggere, dopodomani mattina al tavolo tra rsu e commissario straordinario Francesco Bianchi, come controproposta rispetto al piano tagli lacrime e sangue presentato la settimana scorsa dal commissario medesimo, il quale prevede la sostanziale cancellazione della compagnia MaggioDanza e dei laboratori di scenografia.

Ed è proprio l’amputazione di queste due realtà di rilievo artistico nazionale e internazionale, ciò a cui puntano in queste ore i sindacati. Come? Lavorando di lima e cesello su un ventaglio di fattori che spaziano dalla flessibilità oraria all’impiego mirato di ammortizzatori, conteggiando costi e ricavi centesimo per centesimo. E mentre in Borgo dei Greci si pianifica, in piazza della Signoria prosegue la mobilitazione con un presidio davanti a Palazzo Vecchio a partire dalle 15.

Malgrado la situazione gravissima per il massimo Teatro cittadino e per i suoi lavoratori, infatti, il consiglio comunale non si terrà e ciò viene vissuto come una indelicata mancanza di interesse, la stessa – a voler azzardare – che potrebbe aver contribuito, negli anni, a determinare la crisi attuale.

Intanto, giusto ieri la petizione on line intitolata «Salva il Maggio Musicale Fiorentino a Firenze», destinata a finire sul tavolo del capo dello stato, ha superato la soglia delle 5mila adesioni giunte da Firenze, certo, ma anche dal resto d’Italia e da Germania, Spagna, Islanda, Grecia, Francia, Gran Bretagna, Argentina e Stati Uniti, a testimonianza della reputazione internazionale di cui gode il teatro fiorentino.

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