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Stragi ’93: chiesto ergastolo per chi fornì il tritolo

L'attentato di via dei Georgofili del 27 maggio '93
L’attentato di via dei Georgofili del 27 maggio ’93

FIRENZE – A processo con rito abbreviato a Firenze con l’accusa di aver fornito il tritolo per le stragi mafiose di Roma, Firenze e Milano del 1993-1994. I magistrati del capoluogo toscano Crini e Nicolosi hanno chiesto l’ergastolo per il pescatore siciliano Cosimo D’Amato.

Parte civile si sono costituiti il Comune di Firenze e la Regione Toscana, insieme al governo e a numerosi familiari delle vittime.

D’Amato venne arrestato nel novembre 2012 con le accuse di strage, devastazione e detenzione di esplosivo. Secondo l’accusa recuperò il tritolo nei mari della Sicilia, prelevandolo da ordigni bellici inesplosi. L’esplosivo sarebbe stato usato anche negli attentati del ’92 dove persero la vita i magistrati Falcone e Borsellino.

Dopo l’accusa, giovedì 23 maggio parlerà la difesa del pescatore. Tra l’altro nello steso giorno a Firenze si aprirà anche il processo d’appello per il boss Francesco Tagliavia, condannato in primo grado all’ergastolo con l’accusa di aver messo a disposizione il gruppo di fuoco delle stragi.


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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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