Santa Maria Novella, Battaggia contro l’edicola della stazione
FIRENZE – L’ad di Grandi Stazioni, Fabio Battaggia, si è scagliato contro l’edicola ambulante della galleria della stazione di Firenze Santa Maria Novella, chiedendone la rimozione. “Siamo in una situazione di tolleranza dell’abusivismo – ha sottolineato Battaggia -, di fatto stanno occupando senza titolo la stazione svolgendo attività commerciale senza pagare servizi, né alla società né al Comune”.
Secondo Battaggia non è solo Grandi Stazioni (società che gestisce le stazioni Tav e di proprietà del gruppo Ferrovie) a volere l’allontanamento del chiosco, ma anche la Soprintendenza sarebbe dello stesso avviso. “La cosa incredibile – ha aggiunto Battaggia – è che dopo aver chiesto in tutte le sedi alla giustizia italiana con un ricorso lo sfratto, ci è stato risposto dal giudice che, siccome non ha personale, ci ha fissato l’udienza per la discussione di un provvedimento d’urgenza il 27 marzo 2014. Non solo da due anni non riusciamo a ottenere giustizia, ma nessuno interviene”.
L’attacco è avvenuto durante la presentazione della Casa dell’Architettura, un polo culturale che metterà radici nella Palazzina Reale di Santa Maria Novella. Quasi duemila metri quadrati di spazi disponibili, pronti ad ospitare la nuova sede dell’Ordine provinciale degli architetti e della Fondazione Architetti Firenze. Ma soprattutto workshop, convegni, allestimenti, progetti di ricerca e corsi di formazione: una molteplicità di iniziative finalizzate allo studio dell’architettura in ogni sua sfaccettatura, che ne faranno il primo osservatorio permanente sull’urbanistica della Toscana.
L’accordo tra gli architetti di Firenze, che prenderanno in affitto l’immobile per dodici anni, e Grandi Stazioni è stato presentato oggi con uno speciale open day.Due i piani della Palazzina su cui si svilupperà la nuova Casa dell’Architettura. Al primo, saranno ospitati gli uffici e i servizi dell’Ordine e della Fondazione, la biblioteca e gli archivi, una libreria specializzata, la redazione della rivista di architettura “Opere” e una spaziosa sala da circa 50 posti. Collocati invece al piano terreno due ampi saloni rispettivamente da 140 e 70 posti, che saranno nella disponibilità degli architetti per 100 giorni l’anno per l’allestimento di mostre, convegni e attività culturali.
Accanto alle occasioni di dibattito, approfondimento e formazione necessarie all’arricchimento professionale degli architetti, la Palazzina nasce con l’intento di parlare alla città nel suo complesso, di mettere a disposizione di tutta la popolazione strumenti qualificati per comprendere i processi di trasformazione in atto sul territorio fiorentino e non solo.
Le attività, programmate da un comitato scientifico che affianca l’operato del Consiglio composto dai membri dell’Ordine e della Fondazione degli architetti di Firenze, promuoveranno manifestazioni interdisciplinari che potranno spaziare dalle arti visive alle performance musicali e teatrali, con particolare attenzione al linguaggio contemporaneo.
Un primo esempio dell’apertura alla città che gli architetti vogliono innescare con la Palazzina Reale, si avrà venerdì 21 giugno, con un’iniziativa organizzata in collaborazione con l’Istituto d’arte di Porta Romana, legata all’installazione “Dark Horse” di Maurice Nio ospitata alla gipsoteca.
“Così come la valorizzazione della Palazzina è il simbolo della rinascita culturale che si vuole innescare – afferma il presidente della Fondazione Architetti di Firenze, Guido Murdolo – così la posizione strategica, lungo il binario 16 della stazione ferroviaria, a metà dell’Italia, rende la Casa dell’Architettura un punto di riferimento per la città e per tutto il Paese, un polo di sapere e conoscenza aperto nei confronti dell’Europa e del mondo intero”.