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Rossi lunedì incontra Letta

Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana
Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana

FIRENZE – L’incontro richiesto è stato fissato. Lunedì 27 maggio, alle 11.00 a Roma, il Governatore Enrico Rossi incontrerà, insieme agli altri presidenti di Regione, il presidente del Consiglio, Enrico Letta. Gli verranno prospettati possibili soluzioni e interventi rispetto ai problemi più urgenti da risolvere.

Dalla sanità ai ticket, dall’abolizione del Senato e delle Province al lavoro per i giovani: ecco alcune delle proposte che Rossi presenterà al premier e che ha anticipato oggi sul suo blog.

Fondo sanitario. Confermare per il 2013 almeno lo stesso finanziamento del 2012; ossia eliminare i tagli di un miliardo di euro previsto per quest’anno al fondo sanitario nazionale. Per la Toscana ciò significa circa 65 milioni, con il rischio di avere minori sevizi e minore assistenza.

Eliminare i nuovi ticket sui farmaci, previsti da Tremonti e Berlusconi per il 2014. Sono 2 miliardi di euro che per la Toscana vuol dire qualcosa come 130 milioni. Una cifra insostenibile per i cittadini e per il servizio sanitario.

Abolire il Senato e sostituirlo con il Senato Federale, composto da consiglieri regionali e sindaci già eletti e in servizio. Portare davvero i territori nel cuore dello Stato; dimezzare i tempi di approvazione delle leggi; rendere più efficiente tutta la macchina pubblica; ridurre il numero dei parlamentari; risparmiare 380 milioni all’anno.

Abolire le Province, redistribuendo le competenze tra Regioni e Comuni. Questo può significare un risparmio di circa 510 milioni di euro all’anno.

Revisione dei vincoli europei e nazionali per il patto di stabilità, in modo da consentire a Regioni e Comuni di riattivare gli investimenti almeno in due settori fondamentali come la difesa dell’ambiente e l’edilizia scolastica. Senza nuovi investimenti, anche pubblici, non sarà possibile rilanciare la crescita né l’occupazione.

Emergenza lavoro per giovani. Attivare la staffetta generazionale con significativi incentivi (costo previsto 1,5 miliardi di euro), per i lavoratori anziani del settore privato in modo che il loro part-time non comporti una drastica riduzione dello stipendio. I giovani che secondo l’Irpet potrebbero essere assunti con questo meccanismo sono stimati in circa 190mila, di cui 14mila in Toscana. Attivazione della staffetta anche nella pubblica amministrazione, rivedendo la legge Fornero. Ciò consentirebbe di far entrare al lavoro, in 3 anni, 90mila giovani, di cui 7mila in Toscana. Tutto questo a costo zero per le casse dello Stato: per ogni lavoratore in pensione si risparmiano 8mila euro; ciò significa che con il risparmio ottenuto da 3 lavoratori in pensione si può finanziare lo stipendio di entrata di un giovane (24mila euro).


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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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