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Movida, stretta su alcol e schiamazzi: arriva il nuovo «Patto per la notte»

Niente patente a punti ma un programma fatto di regole chiare e precise tra i gestori e il Comune: arriva il Patto per la notte
Niente patente a punti ma un programma fatto di regole chiare e precise tra i gestori e il Comune: arriva il Patto per la notte

FIRENZE – Addio sporcizia, degrado e divertimento sregolato. Torna la movida «controllata», frutto di una rinnovata sinergia tra Palazzo Vecchio e il comparto dei gestori dei locali. «Patti chiari per la notte. La notte è viva quando è vivibile» è infatti il nuovo slogan per il protocollo d’intesa – siglato tra amministrazione, associazioni di categoria ed esercenti – votato ieri dalla giunta e che stamani a tempo record ha già registrato la prima sottoscrizione ufficiale: quella di Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato e dei locali della zona di via dei Benci, una delle location più conosciute in città in termini di divertimento notturno.

Pochi ma chiari i punti di riferimento, condivisi da entrambe le parti: sicurezza, vivibilità, decoro e bellezza. Principi che interessano tutta quanta la collettività, in primis i proprietari che – abbandonata l’esperienza della patente a punti – con la firma dell’atto si impegnano a rispettare la filosofia di base del Comune a favore di notti estive regolate.

Gli esercenti si dicono quindi disponibili a mantenere pulizia e decoro, a scoraggiare l’abuso di alcol, ad evitare che suoni e rumori dei locali invadano le strade, mentre Palazzo Vecchio farà la propria parte contro vendite abusive, soste irregolari e controlli anti-alcol. Allo stesso tempo, anche il “popolo della notte” è chiamato a collaborare, evitando schiamazzi, assembramenti e abbandono di rifiuti. Il tutto accompagnato da una campagna di comunicazione che ha già logo, slogan, cartoline, vetrofanie e magliette, e che si arricchirà di contenuti e iniziative nel corso dell’estate.

L’accordo – proposto dall’assessore allo Sviluppo economico Sara Biagiotti – oltre che agli esercenti dei locali delle altre zone della movida, potrà essere allargato a consumatori, comitati e altre categorie o realtà produttive. Obiettivo: fare rete.

“Per quest’anno abbiamo scelto la strada di una soluzione più condivisa possibile, frutto del dialogo e del confronto, che si fondi in primo luogo sulla prevenzione, privilegiando la responsabilizzazione e la comunicazione – sottolinea l’assessore Biagiotti – Sappiamo bene che è l’abuso di alcol che, oltre ai danni per la salute dei giovani, porta al degrado, agli schiamazzi, alle proteste: ed è su questa consapevolezza che abbiamo fondato l’intesa. Non è facile contemperare le attività di intrattenimento, che rappresentano un ricchezza per la città; i diritti dei residenti, che hanno il diritto alla quiete e al riposo; la tutela del decoro e della pulizia; la libertà di circolazione. Proprio per questo abbiamo scelto di condividere obiettivi e strumenti, con l’intenzione di far partecipare all’intesa il maggior numero di soggetti possibili”.

Scendendo – solo brevemente – nel dettaglio, sul fronte dell’uso di bevande alcoliche, agli esercenti sarà vietato praticare offerte speciali o vendite promozionali che portino i ragazzi ad abusarne, mentre tariffe più basse verranno applicate sui cocktail analcolici. La somministrazione potrà essere effettuata solo nei locali o all’interno dei dehors autorizzati. Per quanto riguarda la sosta dei clienti fuori dai pub o dai bar, i gestori dovranno invece attivarsi affinché vengano tutelati i residenti, contrastando le attività che possano in qualunque modo provocare disordine, schiamazzi e chiasso.

Nuova, la figura dell’operatore di strada, citata nel protocollo: si tratta di un soggetto specializzato che – fuori dai locali – tramite i propri operatori qualificati, faccia opera di sensibilizzazione sui rischi dell’abuso di alcol e distribuisca gratis gli alcoltest. Per quanto concerne il decoro, via a un servizio di pulizia aggiuntiva dopo la chiusura dei luoghi di ritrovo, con i proprietari che dovranno inoltre assicurare lo svuotamento costante dei cestini.

Sosta irregolare (per la tutela dei residenti e della circolazione stradale), guida in stato di ebbrezza (come previsto dal ‘Progetto David’) e vendita e somministrazione illecita di alcolicisaranno infine i temi caldi coi quali si troverà ad aver a che fare la giunta, fenomeni arginati attraverso una potenziata e capillare attività di controllo sul territorio.

Critico il consigliere comunale della Lista Galli Alberto Locchi. “Tutto sommato cambia il nome ma di poco la sostanza. Insomma, se da una parte i commercianti vengono investiti di alcuni oneri, dall’altra l amministrazione si impegna solo in quel che le riesce meglio: sanzionare i veicoli parcheggiati male. Sono anni ormai che, viceversa, chiedo una serie di interventi che a questo punto reputo irrimandabili. Uno su tutti: la sanzione continua di chi adotta comportamenti non civici come urinare sui muri, sporcare o eccedere con la confusione. Capisco che sia più facile multare l’auto vuota messa su un marciapiede – afferma Locchi – ma è doveroso intervenire finalmente anche sull’aspetto del decoro da sempre ‘optional’ per questo Comune”.


Giulia Ghizzani

Giornalista

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