Record di treni soppressi in Toscana
FIRENZE – Nei primi quattro mesi del 2013 sono stati soppressi 590 treni in Toscana, con una media di poco inferiore a 150 treni al mese. La denuncia arriva dal sindacato Fit Cisl della Toscana che ha effettuato un monitoraggio sul servizio ferroviario nella regione.
Leggermente migliorata rispetto al 2012, invece, la puntualità dei convogli. I treni che arrivano in stazione entro i 5 minuti di ritardo sono l’85 per cento del campione (+3 per cento): una percentuale comunque estremamente più bassa rispetto ai dati del 2011 (91 per cento).
“In Toscana – sottolineano alla Fit Cisl – si effettuano circa 780 treni al giorno con 23,5 milioni di treni/chilometro all’anno. Un servizio che, se effettuato efficacemente, può offrire una opportunità capillare ed efficiente per la mobilità regionale ai cittadini. Purtroppo nonostante le nostre denunce, sembra che la dirigenza regionale della Toscana vada avanti sulla propria strada senza interfacciarsi con nessuno e senza cercare di invertire la curva discendente dei servizi ai cittadini dal 2009 ad oggi”.
Le cause principali della soppressione dei treni sono le solite anni: scarsa manutenzione di carrozze e locomotori, mancanza di personale (come capi treno o macchinisti) ecc. Anche l’accoglienza in stazione riservata ai pendolari, secondo Fit Cisl, lascia molto a desiderare: tanto che le principali stazioni versano in una situazione di vero e proprio degrado. “La questione è troppo delicata per lasciar perdere – commentano al sindacato -. E’ il momento di voltare pagina rivedendo se necessario anche il gruppo dirigente. E’ impensabile che con le tasse dei cittadini toscani si possa continuare a finanziare situazioni che non produco benefit per chi fa i sacrifici”.