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Il governatore Enrico Rossi all'Assemblea di Confindustria Firenze 2013

Rossi: tassiamo i patrimoni, ma no all’aumento sull’Iva

Il governatore Enrico Rossi all'Assemblea di Confindustria Firenze 2013
Il governatore Enrico Rossi all’Assemblea di Confindustria Firenze 2013

FIRENZE – “Siamo qua perché vogliamo bene al Maggio, deve vivere, crescere e prosperare, nonostante la crisi…”. Apre così Simone Bettini, presidente di Confindustria Firenze, l’assemblea dell’associazione che quest’anno è stata celebrata proprio nel vecchio Teatro del Maggio musicale fiorentino in corso Italia (quello nuovo non è ancora pronto).

In effetti, il quadro disegnato dal direttore dell’Irpet Stefano Casini Benvenuti non è roseo: ha parlato di “crisi grave”, di “periodo mai così lungo di recessione” e del fatto che”sono stati persi 16mila euro a famiglia negli ultimi anni”. Qualche nota positiva c’è: il turismo d’arte cresce e traina la domanda, l’export funziona, anche se meno. “A Firenze ci sono 33mila disoccupati ed erano 20mila prima della crisi. Se la crisi va avanti, potenzialmente la Toscana avrà 100mila disoccupati se non si fa qualcosa o finisce la crisi”, ha aggiunto il direttore dell’Irpet. Come si combatte la crisi? Secondo l’Irpet bisogna attirare o far nascere 7-8mila imprese nei prossimi anni.

Inizia poi con una excusatio l’intervento del governatore Enrico Rossi. “La mia sfuriata di Grosseto (contro “i padroni”, ndr) è dovuta al troppo amore per il lavoro e l’industria”, dice Rossi raccogliendo l’applauso della platea per poi proseguire: “Tassiamo i patrimoni, ma diamo un segnale sull’Iva anche per far ripartire il mercato interno” .

Rossi ha anche detto che “sulla nuova stazione Tav è bene si perseguano i reati e si facciano pagare le infrazioni, ma i lavori devono riprendere. Inoltre, a luglio il Consiglio regionale della Toscana è chiamato ad approvare la variante Pit che servirà anche a realizzare la nuova pista dell’aeroporto di Firenze e poi, costituendo un’unica holding con Pisa, io mi auguro anche a creare una unica società. Non mancheranno campanilismi e resistenze ma la nuova pista è indispensabile per riprendere lo sviluppo. Inoltre, l’aeroporto deve anche essere raggiunto dalla tramvia e dopo le linee 2 e 3 andrà completata con le linee 4 e la 5 verso Campi e Sesto”.

Anche il sindaco Matteo Renzi ha toccato il tasto infrastrutture. “La tramvia? Vogliamo farla partire, ma le aziende che dovevano realizzarla sono fallite, noi non ci possiamo fare niente. Il problema non è mai la prima pietra ma l’ultima…“, ha detto Renzi facendo riferimento alla posa a cui lui stesso partecipò nell’autunno 2011.

Poi Renzi – tratteggiando questioni nazionali – ha anche detto “basta con il rinviisimo, a iniziare dalla riforma del Parlamento. Bisogna abolire il Senato e trasformarlo in una Camera delle autonomie. Così avremo anche un bel po’ di parlamentari in meno…”.

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