Firenze, blitz dai parrucchieri
FIRENZE – Lotta alla concorrenza sleale e tutela della salute dei consumatori. Dopo i centri benessere cinesi passati al setaccio, ora tocca ai parrucchieri di Firenze controllati da una task force coordinata dalla Prefettura.
29mila euro di sanzioni amministrative. L’azione è stata effettuata da undici squadre che hanno passato setacciato una trentina di attività di acconciatore, gestite sia da italiani che da cittadini extracomunitari. Si è puntato a verificare la regolarità amministrativa, contributiva e fiscale, il rispetto delle direttive sanitarie e la conformità dei prodotti impiegati. Sono state riscontrate violazioni penali in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro e per l’installazione di videocamere senza la prescritta autorizzazione. Le multe sono dovute all’impiego di due lavoratori al nero (per cui è stata anche sospesa l’attività dell’esercizio), mancata denuncia del periodo di prova prima dell’assunzione, assenza di requisiti base (come abilitazione professionale e iscrizione all’INPS del titolare), presenza di un dipendente senza qualifica, esercizio di attività di estetica in modo abusivo, omissione delle ricevute fiscali. In un caso sono state sequestrate 17 confezioni di cosmetici perché prive di etichetta italiana.
«Risultati che confermano che la maggior parte delle imprese lavora nel rispetto delle regole – ha sottolineato il prefetto Luigi Varratta – L’obiettivo della nostra azione è proprio quello di salvaguardare chi opera correttamente. Tante sono le aziende che per esercitare legalmente la loro attività sostengono costi elevati e osservano rigorosamente vincoli e divieti In gioco ci sono la tutela di un’intera categoria professionale e la salute dei consumatori, che può essere messa a rischio dall’uso di cosmetici nocivi”.
Le undici squadre miste composte da poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti della polizia municipale fiorentina e ispettori della direzione territoriale del Lavoro, Inps Inail e Asl, hanno lavorato simultaneamente venerdì 14 giugno, dalle 14 alle 20, su una serie di saloni di parrucchieri sparsi in città, nel centro storico e in periferia, individuati durante le riunioni preparatorie. Un’operazione sinergica, sul modello di quella svolta nell’ottobre dello scorso anno sui centri di bellezza gestiti da cinesi, nata da una segnalazione di CNA e Confartigianato.