Inchiesta Firenze, 6 indagati per materiali di scavo
FIRENZE – Sequestri, perquisizioni e sei indagati nell’ambito dell’indagine che si è sviluppata dagli accertamenti condotti dal corpo forestale dello Stato per l’inchiesta sulla Tav coordinata dalla procura di Firenze. Si indaga per gestione illecita, finalizzata al conseguimento di un ingiusto profitto, di ingenti quantitativi di rifiuti speciali. Terre e rocce di scavo, non provenienti dai cantieri per l’Alta velocità ma da altre aree.
ì La nuova inchiesta, diretta dal pm Giulio Monferini, ha impegnato sessanta uomini della forestale per eseguire i sequestri e le perquisizioni. Agli indagati è contestato di aver gestito, al fine di conseguire un ingiusto profitto, oltre 245.000 tonnellate di terre e rocce di scavo provenienti da attività di escavazione condotte da altri soggetti, tramite l’allestimento su aree agricole di due impianti di recupero di rifiuti speciali non pericolosi in località Marticcioli e Pian dei Laghi di Sopra a Scarperia. La motivazione era il compimento di interventi di ripristino ambientale o miglioramento agricolo in aree dove in realtà tali interventi non erano necessari, provocando così un peggioramento qualitativo dei terreni e comunque in violazione dell’autorizzazione.