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Il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli

Terremoto in Lunigiana, Gabrielli: «Denunceremo chi fa allarmismi»

Il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli
Il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli

MASSA CARRARA – Sopralluogo in elicottero e riunione a Fivizzano con i sindaci della Lunigiana. Il Capo della Protezione Civile Gabrielli anche in Garfagnana. «Lo ripeto ancora una volta, non è possibile prevedere i terremoti. Stigmatizzo chi lo fa sui siti internet. Si tratta di comportamenti che hanno un profilo criminale e abbiamo deciso di denunciare chi li mette in pratica» ha minacciato il prefetto Gabrielli contro coloro che fanno allarmismi.

A Fivizzano ha fatto il punto sul terremoto che ha colpito la Lunigiana con una forte scossa alle 12.33 di ieri di magnitudo 5.2 e una serie di repliche più leggere che praticamente non si sono ancora interrotte.

«Riguardo agli effetti del sisma, non sembrano esserci criticità particolari ma aspettiamo i risultati delle verifiche dei tecnici, che arriveranno nelle prossime ore. In questo momento il dato più significativo è la paura che questo evento ha messo alla popolazione» ha detto Gabrielli. «La popolazione di questo territorio deve avere la consapevolezza di stare in una zona sismica, e le istituzioni devono lavorare per prevenire i danni e dare assistenza dopo gli eventi come stiamo facendo, per fare i lavori ci vogliono 93 miliardi. Cifre enormi».

Case lesionate dopo il terremoto in Lunigiana
Case lesionate dopo il terremoto in Lunigiana

In Italia secondo il n.1 della Protezione Civile non c’è bisogno e «non vogliamo sciamani che ci dicano quando i terremoti arriveranno, perché non ne abbiamo bisogno e la scienza ci dice che non è possibile: noi abbiamo bisogno di territori messi in sicurezza. Dove si è lavorato e si è fatta prevenzione, i risultati si vedono. Qui c’è stata una scossa 5.2: in altri territori terremoti di questa entità provocano danni ben maggiori».

«Lo sciame sismico in Lunigiana proseguirà nei prossimi giorni, ma l’importante è evitare il panico» si appella Gabrielli. Durante la notte altre 20 scosse tra Lunigiana ed Alpi Apuane, in Lunigiana un migliaio le persone che hanno dormito nei centri di accoglienza e in auto, 175 quelle ospitate in 14 aree di ricovero in Garfagnana dove sono state evacuate 16 persone. 11 sgomberate da una palazzina pericolante a Pisa. Non risulta, al momento, nessun problema per lo svolgimento degli orali di maturità le cui prove riprenderanno lunedì prossimo nelle varie scuole.


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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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