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Quando la norma «salva vittime» della mafia?

Ci auguriamo fortemente che la bozza svuota carceri non diventi motivo di felicità per la mafia.Fu una dura battaglia anche da parte nostra ottenere che fosse un unico Tribunale di Sorveglianza, quello di Roma, ad occuparsi delle revoche del 41 bis ai mafiosi rei di strage.

Abbiamo sopportato soprusi ignobili quando a decidere erano tutti i Tribunali di Sorveglianza d’Italia. E i mafiosi per fare domanda di revoca di 41 bis aspettavano di essere spostati nel carcere che stava nella città più congegnale ai loro desiderata.

Abbiamo sopportato molti affronti gravissimi , alcuni fra i tanti, tanto per rammentarli:

– quello dell’annullamento del 41 bis da parte del Tribunale di Sorveglianza di Torino allo stragista di via dei Georgofili Cosimo Lo Nigro, colui che accendendo il sigaro che gli aveva comprato lo zio Messana di Prato, diede fuoco alla miccia di via dei Georgofili . È vero, poi in seguito a Cosimo Lo Nigro gli fu ripristinato il carcere duro, ma dopo una battaglia di sudore e lacrime da parte nostra.

– quello relativo a Gioacchino Calabrò, che organizzò tutta la campagna stragista fiorentina, al quale un Tribunale di sorveglianza d’Italia revocò il carcere duro e ancora oggi non è più a 41 bis.

– quello di Giuseppe Graviano al quale fu donata felicità da parte di un Tribunale di sorveglianza d’Italia che gli revocò l’isolamento diurno e ancora oggi socializza, pare, anche con camorristi.

I Magistrati garantisti è indubbio ci sono , buon per loro ci mancherebbe altro , ma il garantismo non può andare a braccetto con la mafia stragista eversiva del 1993: oppure qualcuno ci ridia i nostri figli che sono morti in via dei Georgofili la notte tra il 26 e il 27 maggio 1993.

Nella nuova norma salva carcere, invece sarebbe opportuno che il Ministro della Giustizia inserisse in una postilla le pensioni dei sopravissuti nelle stragi del 1993 , quei soggetti che ben conosce il Ministro Cancellieri, visto che se ne occupò garantendo il suo interessamento, quando era Ministro dell’Interno.

Serve una norma “salva pensione” per quei soggetti , che hanno l’80 per cento di invalidità della capacità lavorativa e hanno il diritto di percepire la pensione subito come vuole la legge del 2004 la n. 206.

Quando arriverà una norma “salva vittime del sistema mafioso”, che hanno oggi 40 anni, che darà loro una pensione Inps visto che vivono di quanto passano loro i genitori?


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Giovanna Maggiani Chelli

Presidente Associazione familiari Vittime Via dei Georgofili
redazione@firenzepost.it

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