Cadavere in ex caserma, delitto per debito di droga
FIRENZE – Sono stati fermati due albanesi di 19 e 20 anni per il cadavere carbonizzato rinvenuto il 5 giugno scorso nella ex caserma dei Lupi di Toscana, a Scandicci (Firenze). Sono accusati di aver ucciso un connazionale di 24 anni nella notte tra il 27 ed il 28 maggio nel corso di una lite per motivi di droga: venne colpito da cinque coltellate al collo, e poi condotto nell’ex caserma abbandonata, e il suo corpo dato alle fiamme. I due presunti killer risultano residenti nel Valdarno, ma domiciliati nel capoluogo toscano.
Il movente dell’omicidio dunque sarebbe un debito di droga, per una fornitura di 12 kg di marijuana, oltre a questioni legate alla presunta prepotenza della vittima nei confronti di altri spacciatori. Il quadro è stato ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile che hanno sottoposto a fermo di polizia i due fratelli albanesi.
L’omicidio avvenne in auto, vicino alla stazione Leopolda di Firenze. Il cadavere sarebbe stato poi nascosto nel bagagliaio della vettura e trasportato all’ex caserma dove, dopo una settimana, gli sarebbe stato dato fuoco. Abbandonata davanti alla caserma anche l’auto: nel tentativo di nascondere le prove i due fermati avrebbero bruciato il libretto di circolazione della macchina. Gli inquirenti sono risaliti al luogo dell’omicidio attraverso la testimonianza di un nordafricano che, nei giorni successivi al delitto, aveva trovato una scheda telefonica intestata alla vittima. Ha iniziato a usarla ed è stato così rintracciato dalla polizia. Ha raccontato di averla recuperata a terra nei pressi della stazione Leopolda.