Vertenza Selex, nessuno sarà lasciato indietro
FIRENZE – Anche a Firenze si potranno utilizzare tutti gli ammortizzatori, in un mix innovativo che prevede per la prima volta in Finmeccanica l’uso dei contratti di solidarietà, non ci saranno esuberi forzati. La dolorosa vertenza Selex Elsag si avvia ai titoli di coda ma almeno con una buona notizia per i lavoratori.
«La trattativa nazionale si è chiusa ed ha dato risultati, soprattutto quello fondamentale basato sull’idea che nessuno dovesse essere lasciato indietro» ha detto Mirko Zacchei, della segreteria Fim-Cisl di Firenze e Prato, all’accordo per la riorganizzazione aziendale di Selex Es sottoscritto all’alba di stamani.
Il lavoro del sindacato è stato fruttuoso e ha ottenuto risposte concrete alla situazione delicata dell’azienda. La sfida attuale sarà quella di far ripartire i progetti ed i prodotti che danno da vivere all’azienda.
Il piano di riassetto e rilancio della Selex Elsag, che conta attualmente oltre 17.000 dipendenti, distribuiti prevalentemente tra Italia e Gran Bretagna, prevede 2.529 esuberi complessivi, di cui 1.938 in Italia, la mobilità volontaria o incentivata per 810 posizioni e, da gennaio, l’apertura di un’altra mobilità per ulteriori 800 persone. I contratti di solidarietà difensiva riguardano circa 9000 lavoratori.