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Carabinieri paracadutisti «Tuscania», da 50 anni a Livorno

La bandiera del Reggimento Tuscania
La bandiera del Reggimento Tuscania

LIVORNO – Carabinieri Paracadutisti in festa ieri al 1° Reggimento «Tuscania», che da 50 anni è presente a Livorno. Un’occasione d’incontro tra militari in servizio e in congedo, un annuale momento di celebrazione – sobria ma sentita – di una delle più prestigiose unità dell’Arma. L’occasione è il ricordo della battaglia di Eluet el Asel in Africa settentrionale nel 1941, dove il reparto italiano si distinse per l’accanita resistenza ad un’intera brigata inglese, pur pagando un pesante tributo di sangue. Per questi fatti la bandiera del reggimento è stata decorata con la medaglia d’argento al valor militare.

La ricorrenza è stata ricordata ieri dal comandante dell’unità, colonnello Antonio Frassinetto, che ha sottolineato l’impegno ieri in guerra («eroi poco celebrati e tanti ignoti caduti») e oggi nelle missioni di pace dei carabinieri paracadutisti, chiamati a compiti particolarmente delicati e professionalmente impegnativi. Dalle scorte alle ambasciate italiane all’estero più a rischio all’attività di addestramento di numerose polizie nei paesi a più forte instabilità.

Il «Tuscania» è inquadrato nella 2ª Brigata Mobile dei Carabinieri, il cui comandante, generale Sebastiano Comitini, ha sottolineato il vincolo particolare che lega tutta la famiglia dell’Arma agli eroi di ieri e ai soldati di oggi, presenti su numerosi teatri operativi per garantire la sicurezza alle popolazioni civili più deboli.

Tre i militari premiati. Con una medaglia di bronzo al merito civile l’appuntato Ivan D’Alessandro. Encomio solenne del comandante generale dell’Arma al brigadiere Michele Giorgi. Encomio del comandante della 2ª Brigata mobile al maresciallo aiutante sups Paolo Donati.

Tuscania 3Tra le autorità presenti anche il generale di corpo d’armata Leonardo Leso, oggi in congedo e decano dei carabinieri paracadutisti, che fu il primo comandante del reggimento Tuscania e fondatore della 2ª Brigata mobile, da cui dipendono tutte le principali operazioni all’estero dell’Arma.

Dopo la deposizione di una corona al monumento ai Caduti e la benedizione del cappellano militare don Vincenzo Puzone, sono passati in rassegna gli ex appartenenti al Tuscania, cui si sono uniti i carabinieri in congedo che operano anche nella protezione civile. Sono stati preceduti dal labaro della sezione Carabinieri Paracadutisti «Poggio al Cerro» intitolata alla memoria del sottotenente Enzo Fregosi, uno degli eroi di Nassiryia che prestava servizio a Livorno.

Scarica qui la storia dei Carabinieri Paracadutisti e del Tuscania.


Sandro Addario

Giornalista

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