Nella bolgia vince il Calcio storico
Una bolgia, più che una partita. Prevedibile vista l’attesa e la voglia di rivincita degli Azzurri. Che sono riusciti a imporsi per due cacce a zero soprattutto per merito della giocata di un rugbista: Alessio Giorgerini, detto «Piombino» ha dato la svolta decisiva al sesto minuto, riuscendo a prendere la palla e a correre in «caccia», praticamente indisturbato, mentre tutti gli altri calcianti erano impegnati in furiosi corpo a corpo in mezzo alla piazza.
Da quel momento la finale bis — giocata dopo il temporalone del 24 giugno che costrinse i calcianti a uscire dalla piazza grondanti d’acqua — ha preso una fisionomia precisa: Bianchi in avanti nel tentativo di pareggiare e Azzurri ben sistemati a trenta metri dalla loro caccia, intenzionati a tenerli a distanza. L’altra caccia azzurra arriva per due mezze cacce perdute dai bianchi.
Botte? Corpo a corpo continui. Dieci gli espulsi: sei azzurri e quattro bianchi. E cinque calcianti portati all’ospedale: tre bianchi e due azzurri. I Bianchi sono infuriati perchè, secondo loro, gli arbitri sarebbero stati troppo tolleranti con gli azzurri. Che a loro volta protestano per torti subìti. E in particolare perchè un bianco avrebbe colpito il maestro di campo senza però venire espulso. Nei prossimi giorni è prevista bufera al Palagio di parte Guelfa, soprattutto quando si riunirà la commissione disciplinare.
In ogni caso, Azzurri al settimo cielo per la rivincita. Il loro leader, Gabriele Ceccherelli, lo Zena, felicissimo per il trionfo, annuncia il ritiro dopo 40 anni di Calcio storico. Anche «Piombino» ha annunciato di voler smettere. Così come il bianco Maurizio Bonfiglio.
Soddisfatti il sindaco, Matteo Renzi, e il presidente del «Calcio», Michele Pierguidi. Ma saranno proprio loro, da oggi in poi, a dover far fronte alla ridda di proteste e ricorsi.