Scuola aeronautica Douhet: il giorno della graduation
Il video del corso Espero
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FIRENZE – Trentadue giovani aquile pronte a spiccare il volo. Sono gli allievi del Corso Espero della Scuola militare aeronautica Douhet di Firenze che stamani hanno ricevuto il diploma di maturità classica e scientifica. Da domani, dopo tre anni con le stellette, sono pronti ad affrontare nuove sfide: liberi se scegliere di proseguire nella vita militare o tornare a quella civile iscrivendosi all’università. Con un’esperienza unica alle spalle, già a 18 anni.
È stato il «Graduation Day» si direbbe nei college di matrice anglosassone. Dai momenti di solennità alla festa, allargata anche ai genitori. Con un’anteprima tutta a base di barbecue e hamburger, che si è svolta la sera prima all’aperto. Tutti in borghese, dal generale all’allievo, e tanta voglia di sorridere. Ma non sono mancate anche lacrime di commozione per un’esperienza che stava per finire, davanti agli occhi incuriositi di ottanta aspiranti allievi arrivati per una delle selezioni al prossimo corso che inizierà il 5 settembre. Sono stati una settimana a Firenze partecipando a prove attitudinali e sportive. L’elenco dei ammessi sarà pubblicato entro breve su questa pagina del sito del Ministero della Difesa.
Per i neo diplomati di Espero dunque alzabandiera solenne nel piazzale dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche alle Cascine, davanti al vice comandante delle Scuole dell’Aeronautica, generale di divisione aerea Vitantonio Cormio. Quindi il saluto di congedo nella suggestiva aula magna di quella che per tanti anni è stata la Scuola di Guerra Area. «Non un addio, ma un arrivederci, un punto di partenza» ha detto il colonnello Claudio Icardi, che della Douhet non è solo il comandante ma anche il dirigente scolastico. «Siete tutti ragazzi speciali – ha aggiunto – che avete fatto una scelta coraggiosa rinunciando alle comodità domestiche, animati da non comune motivazione. Ma ricordate che la scuola finisce, l’educazione no. Vi servirà per affrontare le sconfitte ed il successo che la vita vi riserverà».
Un saluto ed un applauso particolare sono stati riservati al team che ha costantemente seguito gli allievi del Corso Espero in questi tre anni: capitano Francesco Di Rosa, comandante del corso che ha ricevuto anche un encomio, tenente Simone Strappa, maresciallo Pietro D’Aniello.
Molto apprezzata la presenza dell’«Associazione Giulio Douhet» che riunisce gli ex allievi dell’Istituto. Presidente è il pisano Marco Puglisi, del 1° Corso Astro, 22 anni, ingegnere meccanico e attualmente iscritto al corso di laurea specialistica. C’era anche la vice presidente Federica Tripoli, 20 anni il prossimo 12 luglio di Castellana Grotte (Ba), che ha frequentato il corso Dardo, il primo che ha accolto le donne nelle scuole militari. Si sta preparando per i concorsi in Accademia Aeronautica ed in quella Navale. Non hanno riserve: «Esperienza unica la Douhet, la rifaremmo», dicono all’unisono. Tra gli ex anche Ubaldo Collu di Cagliari, anche lui del corso Astra, che poi ha vinto il concorso per entrare nella Guardia di Finanza dove sta frequentando il quarto anno di accademia.
L’ufficialità lascia il campo all’informale, quando è l’ora del pranzo e non finiscono mai i saluti anche al personale della mensa, con cui hanno passato tante ore durante questi tre anni.
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Trentadue giovani aquile tutte sorridenti. Tra queste Ilaria Lagalante di Castellana Grotte (Ba) e Eleonora Giuri (Roma): si iscriveranno all’università. Pensare che avevano scoperto per caso la Douhet: la prima navigando su un sito Internet sportivo, l’altra attraverso le parole di un vicino di casa, anche lui allievo della Douhet. «Non ti prenderanno mai» le aveva detto scherzando l’amico. Ma Eleonora non si è lasciata intimorire e ce l’ha fatta.
A mensa c’è anche Manfredi Cartocci, fiorentino. Vuole fare il concorso all’Accademia aeronautica. «La passione degli aerei credo gli sia venuta da piccolo – racconta il padre Stefano – quando eravamo a Principina a Mare e vedevamo i caccia atterrare alla vicina base di Grosseto. Poi si iscritto al liceo Castelnuovo a Firenze». «Siamo poi venuti all’ Open Day, la giornata dedicata alla promozione delle attività della Douhet – dice Manfredi – e allora ho capito che quella poteva essere davvero la mia strada. All’inizio è stata dura ma ora sono contento di quella scelta».
Quasi come il collega Marco Plebiscito di Bari, che –racconta il padre Massimo – aveva saputo della Douhet da un suo compagno di scuola. Ora vorrebbe restare in Aeronautica. «Si è perfino iscritto di nascosto in una palestra per poter superare i test sportivi necessari a superare la selezione per la Douhet. Sono davvero orgoglioso di lui». Gli fa eco il padre di Teresa Liguigli di Acquaviva delle Fonti (Ba), che si iscriverà ad architettura. «Siamo venuti un giorno a Firenze – dice il signor Salvatore – e abbiamo partecipato all’Open Day. È voluta restare alla Douhet».