46ª Brigata Aerea: oltre 140 mila ore di volo, ma i costi incombono
PISA – Avvicendamento al comando della 46ª Brigata Aerea di Pisa. Il generale Roberto Boi è subentrato ieri al generale Aurelio Colagrande, arrivato a Pisa nel novembre 2011. La cerimonia, all’interno di un hangar dell’aeroporto militare «Arturo Dell’Oro», non è stata solo un atto solenne davanti alle autorità e al personale della base, ma un’occasione per fare il punto sulle attività operative della brigata.
Sono state oltre 122 mila le ore di volo effettuate dalla flotta dei C130J, i grossi velivoli da trasporto impegnati nei cieli di tutto il mondo a supporto delle operazioni militari internazionali o in soccorso di popolazioni per aiuti umanitari o in caso di calamità naturali. Superate anche le 20 mila ore di volo con i C27J, velivoli più adatti a interventi a medio raggio e su piste di ridotte dimensioni.
I risparmi della «spending rewiew» hanno colpito anche l’Aeronautica militare. Lo ha sottolineato il generale Tiziano Tosi, comandante della Squadra aerea, tutta la flotta di cui dispone l’Arma azzurra. «Siamo in un momento di crisi – ha detto Tosi – ma dovremo perseguire gli stessi obiettivi con la stessa qualità ed efficienza. A noi il compito di cavalcare il cambiamento». Non cita mai la parola F35 il generale, ma a molti dei presenti pare evidente il riferimento alle contestate commesse dei nuovi aerei multiruolo, quando Tosi invita i suoi ufficiali a «non prestare il fianco a polemiche» a carattere strumentale che hanno come obiettivo le forze armate.
«Le risorse diminuiscono – ha aggiunto poi lo stesso generale Tosi al termine della cerimonia – è una situazione che dobbiamo condividere con il resto della nazione. L’Italia al momento è un paese che ha delle difficoltà, ma le forze armate non vogliono e non devono estraniarsene anzi devono essere parte attiva della comunità. Siamo tenutari di potenzialità e capacità molto grandi e vorremmo che queste rimanessero a disposizione di tutti i cittadini».
Risparmiare vuol dire fare meno ore di volo? «Cerchiamo di farle meglio, grazie anche alla tecnologia. Ad esempio voliamo più sui simulatori che sugli aeroplani. E quando usiamo le macchine lo facciamo per addestramento e attività operativa messe insieme».
Alla cerimonia di passaggio di comando erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Pisa Francesco Tagliente, il presidente della provincia di Pisa Andrea Pieroni, il sindaco Marco Filippeschie le massime autorità militari delle province di Pisa e Livorno. Presente anche il generale Stefano Fort, capo delle forze di mobilità e supporto dell’Aeronautica militare, che fino al 2011 aveva comandato la stessa 46ª Brigata aerea pisana.