Skip to main content

Concordia, oggi 5 patteggiamenti

La sera del 13 gennaio 2012: il naufragio della Costa Concordia al Giglio
La sera del 13 gennaio 2012: il naufragio della Costa Concordia al Giglio

GROSSETO – Mentre il processo a Francesco Schettino è stato aggiornato al 23 settembre prossimo, oggi si tiene l’udienza davanti al gup di Grosseto, Pietro Molino, relativo alla richiesta di patteggiamento degli altri 5 indagati nell’ambito del processo sul naufragio della Costa Concordia avvenuto il 13 gennaio 2012 al Giglio.

Davanti al gup compaiono gli ufficiali Ciro Ambrosio, Silvia Coronica, il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin, l’hotel director Manrico Giampedroni e il capo dell’unità di crisi di Costa Crociere, Roberto Ferrarini. I 5 sono accusati a vario titolo di naufragio colposo, omicidio colposo e lesioni colpose. Nei loro confronti è stato accordato il patteggiamento, che è stato invece negato a Schettino.

Francesco Schettino, ripreso dalla plancia al momento in cui lascia la Costa Concordia: si potrebbe vedere questo film nei video di bordo che il tribunale di Grosseto ha ammesso, su richiesta del pubblico ministero, come nuove prove del processo. Sono materiali inediti, sotto sequestro da 18 mesi ma mai visti. La nuova carta d’accusa è contenuta in numerose telecamere di videosorveglianza installate su tutti i ponti della nave. E comunque, sorprese sui movimenti di Schettino a parte, le immagini renderanno le fasi del naufragio facendo osservare i movimenti dell’equipaggio e dei passeggeri con maggior dettaglio di quanto conosciuto finora. I video verranno proiettati al teatro Moderno nelle udienze di autunno.

I pm hanno dato ai giudici i nomi dei primi 34 testimoni d’accusa da sentire su circa 360: fra loro ufficiali di plancia e di macchina, come Ciro Ambrosio, vice in plancia di Schettino quando la nave urtò gli scogli; l’ufficiale-stagista Salvatore Ursino, membri dell’equipaggio come il maitre Antonello Tievoli, che chiese a Schettino di passare vicino al Giglio. Ma ci sono anche la moldava Domnica Cemortan ed il primo accusatore del comandante: Gregorio De Falco, autore della celebre telefonata a Schettino dalla capitaneria di porto di Livorno.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741