Iva, Confesercenti Toscana: l’aumento dell’imposta darebbe un colpo al turismo
FIRENZE – No, per favore, l’Iva no. Dalla Toscana si leva ancora un accorato appello al Governo affinché blocchi l’ulteriore aumento dell’Iva portandola al 22%. «L’aumento dell’Iva darebbe un altro colpo al turismo italiano che invece necessità di promozione ed incentivi per poter costituire una grande risorsa sulla quale scommettere per la ripresa economica» ha detto Massimo Vivoli, presidente di Confesercenti Toscana. Secondo Vivoli «nel panorama della crisi economica, se c’è un settore che ha resistito, si è innovato e può competere e tornare a volare è quello turistico, e in Toscana le città d’arte, i borghi, le nostre spiagge sono l’oggetto del desiderio degli stranieri. Anche per questo motivo in una situazione di crisi, come quella che stiamo attraversando, non è neppure pensabile un ulteriore aumento dell’Iva o di altri balzelli fiscali».
«Il Governo decida, io condivido la sollecitazione dei commercianti, ma non solo da loro, che l’aumento dell’Iva sarebbe una vera iattura e debba essere evitato ancor prima di altre tassazioni» si è unito il Presidente della Toscana Enrico Rossi.