Edilizia, situazione critica in Toscana
FIRENZE – Il settore costruzioni in Toscana è in fase recessiva, tanto che arretramento tutte le principali fonti di domanda, pubblica e privata, residenziale e commerciale. Alle difficoltà dovute a un mercato in continua contrazione (che prosegue da sette anni consecutivamente) si sommano crescenti criticità sul fronte della gestione della liquidità aziendale e dell’accesso al finanziamento bancario con evidenti i riflessi negativi su livelli occupazionali e propensione all’investimento.
L’indagine realizzata da Unioncamere e Ance Toscana su un campione di imprese toscane maggiormente strutturate lascia poco spazio all’ottimismo. In particolare si rileva che il 77,8% delle imprese che lavorano per un committente pubblico lamenta di subire ritardi nei pagamenti, in due casi su tre evidenziando un ulteriore peggioramento nei tempi di riscossione.
Il ritardo medio di pagamento è, nel complesso, di quasi 6 mesi, ma supera i 7 mesi e mezzo considerando le sole imprese che lamentano ritardi. Riguardo alla domanda di credito al sistema bancario le percentuali risultano in diminuzione rispetto allo scorso anno, sottolineando l’esistenza di un fenomeno di “scoraggiamento” tra gli imprenditori anche a causa di un ulteriore deterioramento nell’accesso al credito: il 51,8% delle imprese hanno lamentato difficolta’. Rispetto allo scorso anno, la situazione e’ peggiorata per il 57,8% delle ditte, mentre e’ rimasta invariata per il restante 42,2%. Il rapporto evidenzia inoltre che, in base alle rilevazioni Banca d’Italia, il costo del denaro per le imprese edili della Toscana e’ tra i piu’ alti d’Italia, con un tasso rilevato del 9,2% a fronte di valori intorno al 7% di altre regioni.
“Serve un rinnovato rapporto con la Pa che ponga fine ai ritardi sempre più insostenibili nei pagamenti – spiega il presidente di Unioncamere Toscana, Vasco Galgani -. Un aiuto per il rilancio del settore potrebbe inoltre derivare da politiche che favoriscano, anche attraverso la concessione di finanziamenti agevolati, investimenti privati e pubblici per il risparmio energetico e/o la messa in sicurezza degli edifici”. Per il presidente di Ance Toscana Alberto Ricci serve “un’ azione ed un piano di politica industriale per il settore, che, a livello nazionale e regionale, punti in primo luogo alla ripresa degli investimenti pubblici anche di piccolo importo, e ad una ripresa del finanziamento delle banche verso il settore”.