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Crisi: Unioncamere Toscana, rallenta la crescita delle imprese

Le imprese toscane rallentano
Le imprese toscane rallentano

FIRENZE – Fra aprile e giugno le iscrizioni al Registro delle imprese diminuiscono del 2,3% e le cessazioni aumentano dello 0,4%. Dunque rallenta la crescita delle imprese. E’ uno dei principali dati rilevati da Unioncamere Toscana e raccolti nel rapporto Movimprese II trimestre 2013 su natalità e mortalità delle imprese toscane

In aumento i fallimenti: hanno coinvolto 362 imprese nel II trimestre 2013, con un +40,3% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (la media nazionale è del +22,2%). Sempre più società chiudono l’esercizio in perdita: sono il 29,4% nel 2012 con un incremento dell’11,3% rispetto al 2011. Il tasso di crescita del tessuto imprenditoriale regionale si riduce così attestandosi al +0,2%: la Toscana si mantiene comunque leggermente al di sopra della media nazionale (+0,1%), superata solo dalla Lombardia.

Per Vasco Galgani, Presidente Unioncamere Toscana «i dati confermano come la crisi in corso stia minando alla base la stessa capacità di resistenza degli imprenditori, con un aumento esponenziale delle cessazioni legate ai fallimenti. Le imprese cercano di mantenere le proprie quote di mercato attraverso una riduzione dei margini, ma compromettono con ciò i propri equilibri economici e finanziari».

In decisa espansione le società di capitali (ma non le società per azioni, -1,3%), che registrano un tasso di crescita del +2,5%, mentre sono stabili le società di persone (+0,1%). Sono invece in calo le imprese individuali (-1,0%), su cui pesa il calo delle artigiane (-2,7%), in conseguenza di un tasso di mortalità che ha raggiunto il 10,1%: in un anno, le imprese artigiane iscritte ai registri camerali sono diminuite di 3.113 unità. Continuano a crescere le imprese cooperative (+1,8%). Un contributo positivo alla crescita del tessuto imprenditoriale viene poi dalle imprese femminili, che crescono ad un ritmo dell’1%: con oltre 100 mila imprese registrate alla fine di giugno 2013, le imprese femminili rappresentano ormai quasi un quarto del totale (24,3%). In crescita ancora più sostenuta le imprese guidate da imprenditori stranieri (+4,1%), che raggiungono le 47.931 unità. In forte il calo invece (-4,6%) le imprese giovanili, pari a 39.183 (il 9,4% del totale regionale).

Nel terziario, il contributo maggiore alla crescita proviene soprattutto dalle attività legate al settore turistico e dei servizi alle imprese; crescono anche le imprese del commercio e dei servizi alla persona, mentre diminuiscono quelle operanti nei trasporti/logistica.

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