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Libri / Il pedagogista: “I campi nomadi, la nostra apartheid”

Il saggio di Dimitris Argiropoulos si scaglia contro le politiche sociali adottate coi rom

Firenze, 5 agosto 2013 – Mattia, 41 anni, campo nomadi di Cà Fosso. Brunella, 27 anni, casa comunale. Gianni, 42 anni, casa in campagna lungo il Po. I nomi sono inventati, le storie no: sono storie di rom, o “nomadi”, come li chiamiamo impropriamente. A raccoglierle è stato il pedagogista Dimitris Argiropoulos, docente all’università di Bologna, esperto in materia di migrazioni ed emarginazione delle minoranze etniche, che colloca le testimonianze all’interno del suo saggio “Spigolare parole, rubare sguardi. Conversazioni con i rom” (pp. 256, euro 18), edito da Polistampa. L’opera indaga sulle condizioni di vita di rom e rom sinti in situazione di campo – cioè di segregazione – con particolare attenzione ad aspetti quali l’integrazione sociale e lavorativa, l’educazione, il senso di appartenenza e collettività. La realtà che emerge, come ci si può aspettare, è tutt’altro che consolante. “L’abitare al campo ‘nomade’”, spiega lo studioso, “ha avviato meccanismi di sradicamento culturale, sostituendoli con una cultura propria, la cultura dell’apartheid. Se non si è abituati a vivere in roulotte, poiché da sempre si è vissuto in casa, e accade che dopo dieci anni di campo ci si è adattati, questo non significa che la ‘sistemazione’ campo debba ritenersi adeguata”. Tanto peggio se le strutture sono segnate da forte promiscuità e sovraffollamento di persone, situazioni di stress ambientale, unità abitative e servizi poveri e degradati, al limite dell’essenziale. Per trovare la soluzione a un problema così vasto, serve prima di tutto ridefinire le politiche sociali adottate fino a ora, in particolare gli interventi “parziali e settorializzati, improntati alla logica dell’assistenzialismo e mancanti di progettualità e strategie di lunga durata, facilmente associabili alla repressione e all’allontanamento”.

Gherardo Del Lungo (335 1373725) Eventi Pagliai s.r.l. tel. +39 055 7378721 fax +39 055 7378762 press@eventipagliai.com

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