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Terremoto Lunigiana, 1.151 abitazioni inagibili

I crolli del sisma in Lunigiana
I crolli del sisma in Lunigiana

MASSA CARRARA – Dopo il terremoto in Lunigiana e Garfagnana risultano inagibili 1.151 abitazioni, di cui 337 prime case: 148 sono a Fivizzano, 108 a Casola in Lunigiana, 45 a Minucciano, 10 a Gallicano e le altre in altre località. E’ quanto emerso nel corso di un vertice tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ed il commissario delegato per l’emergenza dell’evento sismico del 21 giugno 2013 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Giovanni Menduni.

Secondo Rossi «tenere per un anno fuori casa le persone che hanno l’abitazione dichiarata inagibile dopo il recente terremoto sarebbe un costo sociale, oltre che economico, troppo grave. Per questo, in mancanza di fondi nazionali specifici dedicati al recupero di queste abitazioni, la Giunta regionale si sta impegnando per mettere a punto interventi da realizzare nei tempi più rapidi possibili».

Rossi ha poi aggiunto: «Per prima cosa chiediamo ai sindaci di fornirci, tramite il commissario, una scheda per ogni nucleo familiare, che indichi una stima, per quanto approssimativa, dei danni subiti dall’abitazione e la composizione e il reddito del relativo nucleo familiare. Questo per permetterci di valutare con chiarezza come possiamo intervenire». In questo momento l’unico fondo a disposizione utile per interventi di ripristino delle prime case è quello del cosiddetto «decreto del Fare», che prevede una detrazione fiscale del 65% in dieci anni (per interventi fino a un massimo di 96 mila euro). La misura e’ valida fino al 31 dicembre 2013 ma, ha spiegato ancora Rossi «se non ci sarà proroga interverrà la Regione».

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