Cesare Cremonini: La teoria dei colori. Recensione e tracklist

Cesare Cremonini si conferma sempre di più, con questo suo ultimo lavoro, un artista completo. Il cantautore bolognese, ex leader storico dei Lunapop, ne ha fatta di strada da “50 special” e ci regala un album – il primo con l’etichetta Universal Music – con arrangiamenti particolari, in una miscela di stili e suoni.

Cesare Cremonini, classe 1980, in questi anni ha dimostrato di sapersi trasformare, in una camaleontica ricerca della vera identità.

Forse con “La teoria dei colori”, Cremonini sta trovando se stesso, con una grande ricchezza compositiva.

La canzone che più mi ha colpito è sicuramente “Il comico – sai che risate”, in cui il comico nato per far ridere, canta mentre il suo cuore piange.

La canzone “Il sole” ci porta nella vita di un capitano e un tenente che affrontano il tempo difficile prima che torni il sole, poi troviamo l’incontro di un uomo d’affari e di una ballerina ne “La nuova stella di broadway” e le due colonne sonore “Tante belle cose” e “Amor mio”, rispettivamente di uno spettacolo teatrale di D’alatri ed il film di Edoardo Gabriellini “I padroni di casa”.

“Amor mio”, è anche stata la canzone premiata alla 67ma edizione dei nastri d’argento 2013, come miglior canzone originale.

Si sente l’influenza inglese dei Beatles o dei Coldplay, che già avevamo assaporato nel singolo “Mondo”, che spopolò grazie anche alla partecipazione di Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti.

Un viaggio attraverso I colori della vita che rispecchiano I giorni fatti di gioie e dolori, ove il male e il bene si confondono.

I testi sono intensi e se ben ascoltati fanno venire la pelle d’oca.

Un disco intenso e che rimane dentro.

Da ascoltare.

voto 4,5 su 5

TRACKLIST