Firenze celebra i 69 anni della Liberazione. Renzi: «Cari compagni…»
FIRENZE – Firenze celebra in maniera bipartisan i 69 anni dalla Liberazione dai nazi-fascisti, prima in piazza dell’Unità dove è stata deposta una corona per ricordare i caduti e poi con la cerimonia ufficiale in Palazzo Vecchio. E per l’occasione il sindaco Matteo Renzi ha rispolverato l’armamentario della sinistra più tradizionale: “Ricordare i vostri ricordi, cari amici e compagni dell’Anpi“, ha detto il sindaco rivolgendosi all’Associazione Nazionale Partigiani durante il suo intervento nel Salone dei Cinquecento.«»
“La Resistenza è un fatto storico che ci ricorda il rispetto per tutti i morti, ma ci obbliga a dire che c’era chi stava dalla parte giusta e chi da quella sbagliata – ha poi detto Renzi -. Per questo va respinto al mittente il processo di revisionismo che qualcuno vorrebbe attuare. E voglio anche ringraziare i sei parlamentari, tutti giovani, che hanno sottoscritto una proposta di legge per equiparare a patrimonio culturale i luoghi e gli immobili legati alla Resistenza. Dalla riapertura delle scuole poi proporremo di far studiare i protagonisti del Novecento e a gennaio identificare 100 figure, personalità, eroi del secolo scorso che diventeranno altrettante vie della nostra città”.
Ma un tocco di polemica politica non è mancata: ”Peccato che il sindaco non si sia recato al cimitero dei Falciani”, dove sono sepolti i soldati americani, ”e’ stata persa un’occasione. Cosi’ ha dimostrato che e’ succube di una ideologia di moda solo in una certa sinistra. Poteva rottamarla ma non ha voluto, forse in vista delle primarie”, ha detto Gabriele Toccafondi, sottosegretario e coordinatore fiorentino del Pdl.
Stamani, insieme ad alcuni consiglieri comunali del PdL e a una delegazione della Giovane Italia, Toccafondi ha partecipato alle manifestazioni per la Liberazione, in piazza dell’Unita’, poi e’ andato al cimitero americano dei Falciani.
PAOLO
Qualcuno mi può spiegare chi sono questi “Compagni dell’Anpi”? Alla distanza di circa 70 anni dalla fine della guerra civile, più o meno (quelli ancora in vita) dovrebbero avere almeno 90 anni. Oppure gli “eredi” si ritengono anch’essi Partigiani, anche se, per loro fortuna, della guerra conoscono solo le storie raccontate con…..”partigianeria”?
Nel cimitero di Falciani il sig. Sindaco non si è scomodato ad andare: lì ci sono solo morti di serie B, anche se sono stati i veri liberatori….ma avevano il difetto di essere Americani….