San Lorenzo, i comitati chiedono più impegno per riqualificare la zona
FIRENZE – Vertice sulla riqualificazione del centrale quartiere di San Lorenzo a Firenze fra le associazioni che da anni gridano al degrado e la giunta guidata da Matteo Renzi. Al posto del sindaco l’assessore Sara Biagiotti ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione. Parole che non sono bastate alle associazioni: “Bene l’impegno nel rispettare le promesse, ma siamo solo all’inizio, mentre il mandato amministrativo è alla fine”.
Le associazioni promotrici la petizione popolare “per bellezza e legalità al Mercato Centrale e a San Lorenzo” (Associazione Insieme per San Lorenzo, Parrocchia di San Lorenzo e Succursale San Barnaba, Fondazione Studio Marangoni, Associazione Noi per Firenze, Associazione Marionda Artisti per Firenze, Associazione Comunità Peruviana a Firenze, Associazione Bangladesh Firenze, Comunità Cattolica Filippina a Firenze) salutano comunque con favore il proseguimento dei lavori per la riqualificazione del rione San Lorenzo, anche se chiedono all’amministrazione di mettere in agenda anche la questione Sant’Orsola.
“Nell’incontro che le associazioni hanno avuto col Sindaco a fronte del deposito della petizione popolare, sottoscritta da oltre 800 fiorentini, di nascita o d’adozione, l’amministrazione si era impegnata a intervenire tempestivamente per la riqualificazione della viabilità, vivibilità e arredo urbano di Piazza San Lorenzo, Piazza del Mercato centrale e Via Panicale. Ogni giorno apprezziamo l’impegno nel rispettare la parola data, ma ricordiamo che nella petizione è presente anche la questione Sant’Orsola. La petizione è molto chiara su questo. Preso atto del costante rinvio dell’esecuzione dei progetti di riqualificazione, e dunque della mancata piena attuazione di alcuni punti del programma dell’allora candidato Sindaco, chiede che da qui alla fine del mandato l’amministrazione metta in agenda anche l’obiettivo Sant’Orsola”, puntualizza Emanuele Salerno dell’Associazione Insieme per San Lorenzo.
Le associazioni ricordano che sulla questione Sant’Orsola l’amministrazione non ha ancora risposto chiaramente, ma confidano in un prossimo incontro col sindaco per conoscere i termini dei provvedimenti atti a implementare la partecipazione cittadina nei processi di progettazione urbanistica e di riqualificazione della zona, e del complesso di Sant’Orsola in particolare, secondo i modelli in uso nelle maggiori capitale europee per coinvolgere la cittadinanza tutta sul destino dell’immobile. Predisponendo – questa la proposta delle associazioni – anche in vista dell’attuazione della riforma degli enti locali, gli atti formali alla costituzione di una strategia partecipativa con una “cabina di regia obiettivo Sant’Orsola”, composta dalle diverse amministrazioni, dagli operatori economici e dai residenti interessati alla riqualificazione del rione San Lorenzo, coinvolgendo tutti questi soggetti nella definizione dei contenuti del piano e nello sviluppo delle successive fasi del progetto.
“Monsignor Livi ha ringraziato i comitati e le associazioni che hanno raccolto mille firme, devo dire che non me l’aspettavo. Una grande omelia di evangelizzazione che invita i fedeli, ad essere coerenti nei loro comportamenti. Firenze è una città che vive sul Rinascimento, San Lorenzo è il cuore della città, per questo è importante recuperare e far ‘rinascere’ anche Sant’ Orsola. Vogliamo bellezza e legalità per Firenze, perché questa città non è solo dei cittadini fiorentini, ma di tutti, anche dei nuovi cittadini fiorentini”, commenta Lina Callupe, rappresentante della Associazione Comunità Peruviana a Firenze, all’uscita dalla Basilica di San Lorenzo in occasione della celebrazione di San Lorenzo.
I promotori rammentano inoltre che negli scorsi giorni hanno provveduto a depositare a Palazzo Vecchio una richiesta di audizione al primo cittadino affinché il Sindaco possa integrare le sue risposte sugli stanziamenti che l’amministrazione comunale ha previsto a fronte della petizione e dell’incontro avuto colle associazioni lo scorso 10 giugno. “Ora – rimarcano i sottoscrittori – chiediamo che l’amministrazione comunichi ai cittadini quali stanziamenti ha programmato, rispondendo così alla nostra petizione e dando il segnale di voler garantire la piena attuazione dello strumento partecipativo delle petizioni popolari”.