Skip to main content

La multa arriverà con una mail

Infrazioni stradaliDopo qualche esitazione, finalmente ieri la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Dalla mezzanotte di oggi 21 agosto la maggior parte delle sanzioni per violazione al codice della strada si potranno pagare con la riduzione del 30%, se il versamento avverrà entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione. Naturalmente si fa riferimento alle «multe» prese da ora in avanti e non certo con effetto retroattivo.

Non solo, ma si potranno pagare anche con moneta elettronica (bancomat e carta di credito) e tra qualche tempo la multa potrà arrivare anche via posta elettronica e non più solo per raccomandata cartacea.

Vediamo meglio. Entra oggi in vigore la legge di conversione del decreto n.69 del 21 giugno scorso – il c.d. «decreto del fare» – in virtù del quale la maggior parte degli importi relativi alle violazioni al codice della strada fruiranno del beneficio della riduzione del 30% se pagate entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione.

Da detta riduzione rimarranno escluse le violazioni per le quali è prevista la sanzione accessoria della confisca del veicolo e della sospensione della patente di guida e quelle a valenza penale. Per citarne alcune, l’eccesso di velocità di oltre 40 km/h, il contromano in curve e dossi, la circolazione sulle corsie di emergenza autostradali, la guida in stato di ebbrezza tra 0,5 e 0,8 g/l, la circolazione con documenti assicurativi falsi o contraffatti.

Ecco allora che, per effetto delle modifiche all’art. 202 del codice della strada, il divieto di sosta così come il superamento del limite di velocità entro i 10 km/h passerà da 41 euro a 28,70, il superamento del limite entro i 40 km/h scenderà da 168 a 117,60 euro, il mancato uso delle cinture di sicurezza da 80 passerà a 56 euro, l’uso del cellulare alla guida scenderà da 160 euro a 112.

Da qualche parte è stata criticata la generalizzazione dello sconto, estesa ad esempio anche a quanti non usano seggiolini per bambini e a chi guida in stato d’ebbrezza nelle forme più lievi; ma tant’è. E se l’Agente accertatore sarà munito di idonea apparecchiatura, un “Pos” collegato, si potrà pagare immediatamente tramite carta di credito, altrimenti restano i consueti canali di pagamento, poste, banche, ricevitorie Sisal. Per realizzare la prima soluzione, il ministero dell’Interno entro i prossimi quattro mesi andrà a promuovere opportune convenzioni con istituti di credito, poste italiane s.p.a. e altri intermediari finanziari.

Così come – altra novità voluta dal “decreto del fare” – un apposito provvedimento concertato del citato Dicastero disciplinerà le procedure per la notificazione dei verbali di accertamento di violazione tramite posta elettronica certificata nei confronti dei soggetti abilitati all’utilizzo di esse che saranno esclusi dalle spese di notifica. Chi disporrà dunque di casella di posta elettronica certificata (enti, aziende ma anche privati) riceverà l’avviso «via mail» risparmiando le spese della notifica tradizionale. Ma attenzione, una volta arrivata la mail, la notifica è ufficiale e non si potrà dire di «non averla letta». Con tutte le conseguenze anche per i termini di pagamento. Cinque giorni con lo sconto compresi. Tutto questo comunque verrà attuato sulla base di un apposito decreto interministeriale che verrà emanato entro quattro mesi dall’entrata in vigore della legge. Pertanto entro il 21 dicembre.

Nell’intendimento del legislatore, la formula dello sconto del 30% voluto dal «decreto del fare» andrebbe a garantire sia l’efficacia del sistema sanzionatorio relativo alle violazioni del codice della strada sia l’effettiva disponibilità delle risorse destinate al piano nazionale della sicurezza stradale. In questi giorni le forze di polizia sul territorio (polizia stradale, carabinieri, finanza, polizie provinciali e municipali) stanno serrando sotto con lo studio delle istruzioni e delle procedure operative diramate da fonte ministeriale e con l’aggiornamento dei propri data base e della modulistica di rito.

Dall’efficacia del loro lavoro dipenderà certamente la bontà dei risultati, attesi , tra gli altri, dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e dall’ACI. Staremo a vedere nei mesi a venire se l’utente della strada poco virtuoso abbia trovato in questa novità uno stimolo per andare ad annullare nel brevissimo termine il suo debito con la pubblica amministrazione. Sarebbe la chiave di volta per ridurre il numero dei ricorsi a prefetti e a giudici di pace ormai salito in termini esponenziali e il consistente contenzioso con le conseguenti iscrizioni a ruolo. In cuor nostro auspichiamo pure che, a meccanismo rodato, si ottenga un recupero dagli uffici di personale delle forze di polizia da destinare al prioritario e insostituibile servizio sulla strada.


Sergio Tinti

già Comandante Polizia Stradale della Toscana

Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741