Ambiente, il 97% delle aree di balneazione è eccellente in Toscana
FIRENZE – In Toscana, su 265 aree di balneazione controllate nel 2012, circa il 97% è risultato di qualità eccellente o buona, secondo il sistema di classificazione introdotto, dal 2010, dalla normativa europea. Lungo le coste della regione esistono diversi tratti sottoposti a divieto di balneazione: 12 zone vietate per motivi igienico sanitari (meno di 7 km totali di costa) e si tratta di foci di corsi d’acqua che veicolano scarichi non del tutto depurati; 39 zone di divieto per la sicurezza della navigazione (porti, porticcioli e approdi) per complessivi 108 km di costa e 3 per altri motivi (come il penitenziario dell’Isola di Gorgona e le riserve marine di Pianosa e Montecristo). Lo rende noto l’Arpat, a seguito dei dati pubblicati da Legambiente a termine della campagna 2013 Goletta Verde che ha acceso i riflettori sulla maladepurazione e sulle conseguenze che questa ha, in tutta Italia, sulla qualità delle acque di balneazione, rilevando in Toscana 6 punti critici.
Su questi Arpat ha effettuato specifici controlli. A partire dallo sbocco del fosso della Concia, che ricade nell’area portuale di Portoferraio. Confermata una situazione di contaminazione batterica delle acque del fosso, senza ripercussioni sulla vicina area di balneazione Terme di San Giovanni. La causa è stata individuata nel mancato funzionamento della stazione di sollevamento dei reflui fognari provenienti dalla zona industriale, confluiti nelle acque del fosso della Concia. Dopo la segnalazione, Arpat fa sapere che il problema dovrebbe essere stato risolto, con la riattivazione della pompa. Altro punto critico, la foce del fosso di San Giovanni all’interno dell’area di balneazione (Località S.Giovanni), nel Comune di Portoferraio, che è soggetta ad episodi di inquinamento.
Per quanto riguarda il depuratore Vaccarelle del Comune di Capoliveri, questo scarica con autorizzazione provinciale nel fosso dei Salici che raggiunge il mare in località Mola, al confine tra i Comuni di Capoliveri e Porto Azzurro. La foce del fosso è sottoposta a divieto permanente di balneazione e la vicina area di balneazione denominata Mol del Comune di Porto Azzurro, è classificata in qualità eccellente, nonostante alcuni isolati casi di inquinamento.
La necessità di migliorare la gestione della risorsa idrica è comune a tante Regioni italiane e anche in Toscana è importante continuare ad investire in questo campo, in particolare per completare e adeguare le reti fognarie e per potenziare il sistema di trattamento, con l’obiettivo di assicurare il convogliamento di tutte le acque di scarico ad impianti di depurazione efficienti: l’associazione regionale delle aziende che gestiscono il Servizio idrico integrato in Toscana (Confservizi Cispel Toscana) stima che siano necessari investimenti per oltre un miliardo di euro.
La qualità delle acque di balneazione toscane, sia costiere che interne, è determinata secondo quanto previsto dalla normativa europea e nazionale: Arpat effettua prelievi mensili durante la stagione balneare (da aprile a settembre, sono analizzati oltre 1.600 campioni) e analisi dei due parametri microbiologici (Escherichia coli ed enterococchi intestinali).
Lo stato delle acque, però, dipende anche dal variare del carico antropico e dei fattori climatici, ma vi sono variazioni molto rapide, soprattutto in prossimità delle foci fluviali ed in concomitanza con eventi atmosferici che possono dare luogo a situazioni di temporanea inidoneità alla balneazione, anche in aree classificate eccellenti.