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La 17enne Valentina morta all'ospedale di Orbetello

Asl di Grosseto avvia verifica sulla morte di una 17enne all’ospedale di Orbetello

La 17enne Valentina morta all'ospedale di Orbetello
La 17enne Valentina morta all’ospedale di Orbetello

GROSSETO – L’azienda Usl 9 di Grosseto ha aperto una verifica interna e ha disposto ulteriori esami per accertare le cause del decesso della ragazza romana di 17 anni, in vacanza sull’Argentario, morta all’ospedale di Orbetello dove era ricoverata da mercoledì con problemi respiratori.

«Abbiamo attivato la procedura di rischio per gli eventi avversi -precisano dall’Usl- Ieri pomeriggio abbiamo disposto l’accertamento diagnostico per stabilire le cause del decesso».

«Era sana come un pesce la mia Valentina, non riusciamo a farcene una ragione. Una ragazza splendida, bella vivace, che studiava e giocava a pallavolo» parole disperate quelle di Massimiliano Col, padre della ragazza. Valentina è morta all’ospedale di Orbetello dopo una crisi respiratoria mentre si sottoponeva a una tac. È stata disposta l’autopsia.

L'ospedale di Orbetello
L’ospedale di Orbetello

Il dramma di Valentina era iniziato tredici giorni fa sul litorale di Marina di Camerota, nel Salernitano. «Un incidente al mare -racconta ancora il padre- mentre era in vacanza con il fidanzato e gli amici. Ci disse per telefono che era caduta e aveva preso una botta al torace. Il giorno dopo aveva giocato a pallavolo, ma le era comparsa la febbre. Lì per lì non pensavamo a qualcosa di preoccupante. Ma i dolori e neppure la febbre passavano. In un clinica privata del posto si è sottoposta a una lastra che ha evidenziato un’infrazione dell’ottava costola. Le abbiamo detto di tornare a Roma. Ci siamo visti e poi siamo tornati a Pescia Romana, sulla costa viterbese, tutti insieme. È qui che mia moglie e io stavamo trascorrendo le vacanze».

Il 21 agosto le condizioni di Valentina peggiorano. «Siamo corsi all’ospedale di Orbetello, il più vicino. Dopo sei, sette ore, finalmente i medici l’hanno presa in cura -continua papà Massimiliano- Un’altra lastra, la tac. Quindi la decisione di ricoverarla per un versamento pleurico e la somministrazione di un potente antibiotico».


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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