Morti ospedali, parenti 76enne di Grosseto denunciano: «Tenuti all’oscuro dell’errore»
GROSSETO – La trasfusione sbagliata dopo la quale è morto il 76enne, avvenuta domenica mattina all’ospedale di Grosseto, fu comunicata dai sanitari ai parenti solo nel tardo pomeriggio. I familiari furono «tenuti all’oscuro» fino a quando «si precipitarono in ospedale avendo ricevuto» una chiamata alle 18. E’ quanto si spiega in una nota diffusa da Alessandra Silvestri, legale dei familiari dell’anziano, morto poi la sera del 25 agosto. Solo quando arrivarono all’ospedale, dopo la chiamata alle 18, seppero la triste verità, omessa loro dalla mattinata, nonostante le plurime, accorate richieste di informazioni: alle 15.30, il medico di turno li aveva informati di un «peggioramento clinico in mattinata. Alla trasfusione nessun riferimento».
Intanto per la morte del 76enne sono saliti a 11 gli indagati: si tratta dei medici che lo hanno curato per una polmonite nel reparto di malattie infettive, di un’infermiera e i medici di rianimazione dove è deceduto.