Appalti Firenze: l’imprenditore Riccardo Fusi ai domiciliari
FIRENZE – Arresti domiciliari per Riccardo Fusi, ex patron della società di costruzioni Btp, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Firenze che indaga per bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione. L’interrogatorio di Fusi davanti al gip è previsto per lunedì 9 settembre alle 11.
L’indagine è uno sviluppo dell’inchiesta sul G8 e i Grandi Eventi, partita proprio da Firenze, e per un filone della quale, quello della Scuola Marescialli, Fusi è stato condannato a Roma in primo grado insieme ad Angelo Balducci, Fabio De Santis e Francesco Maria De Vito Piscicelli. La Procura di Firenze, nella nuova inchiesta, contesta a Fusi e ad altre sette persone indagate, una serie di operazioni finanziarie condotte dagli amministratori di tre società del gruppo Btp, la Alfieri, la Finmari e la Gr Partners. L’accusa sospetta distrazione di fondi.
«La contestazione di bancarotta per distrazione risale a fatti di diversi anni fa, dal 2006 al 2010 –spiega il legale Alessandro Traversi– Chiederò la revoca della misura visto che le esigenze cautelari non sussistono. Sentir parlare di distrazione di denari, circa 15 milioni di euro, fa impressione, perché si pensa che i soldi se li sia intascati lui. Ci tengo a sottolineare che non è così. Fusi era amministratore di varie società e socio di altre e come normale alle volte vengono effettuate operazioni infragruppo. Quando interviene il fallimento queste operazioni diventano atti di distrazione del patrimonio. I soldi non sono andati a beneficio di Fusi ma sono operazioni di natura commerciale».