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Renzi: «Nel Pd i perdenti ci dettano la linea»
![Matteo Renzi alla Festa democratica di Modena](https://i0.wp.com/www.firenzepost.it/wp-content/uploads/2013/09/Matteo-Renzi-alla-Festa-democratica-di-Modena-604x333.jpg?resize=604%2C333)
FIRENZE – «Il Pd è in mano a dirigenti che perdevano anche le elezioni di condominio e ora vogliono dettarci la linea». Matteo Renzi prosegue il suo tour delle feste del partito democratico e a Modena continua la sua battaglia contro i vertici del partito. Tanta gente anche in Emilia ad ascoltare le sue parole.
Il messaggio nemmeno tanto velato è per i dirigenti quali D’Alema, che lo aveva accusato di non sapere come funziona un partito: «Troppo spesso al vertice ci sono stati dirigenti che nei loro territori perdevano sempre».
«Per me la sinistra è apertura, non chiusura: se vogliamo cambiare l’Italia dobbiamo cambiare noi, abbiamo bisogno di un partito fatto di persone di strada, non di gente che viaggia in auto blu -detto il sindaco- Se non cambiamo perdiamo e io non voglio più perdere».
Inevitabile un riferimento a Berlusconi. Il sindaco di Firenze si dice convinto che «il governo non cadrà e non si andrà a votare», ma ammette anche: «Vatti a fidare di quello…».
Infine una battuta sui 5stelle e la loro protesta sul tetto di un edificio della Camera: «Li paghiamo per risolvere problemi, non per fare sceneggiate».
domenico
ben detto.
Petrus
Renzi farebbe bene a ricordarsi di essere “dentro” il partito democratico e non un avversario dello stesso. Non mi pare che agli attacchi più che quotidiani che egli riserva alle vecchie dirigenze del PD (cui appartengono anche suoi recenti sostenitori) corrisponda un’eguale serie di attacchi nei suoi confronti! E poi si ricordi:gli “altri” saranno anche “perdenti” (il che non è stato sempre vero), ma lui NON E’ CERTO che sarà il “vincente”. Finora ha mostrato di saper fare battute, di avere una buona chiacchiera e di inventare slogan, spesso anche un po’ … demagogici. Ma non risultano ancora chiari i contenuti della sua proposta politica (con chi, per fare cosa, con quali risorse, in quanto tempo, ecc.) e la sua idea di partito, a parte che deve essere “aperto” e a parte l’abolizione per decreto delle correnti, di cui la sua sembra essere oggi quella prevalente. Resta poi da vedere, dato che giustamente si è schierato contro il finanziamento pubblico dei partiti, come intende raccogliere le risorse per gestire una forza politica operante a livello nazionale e distribuita sul territorio (circoli o sezioni, attività di partecipazione e di comunicazione, ecc.). Ci facesse sapere qualcosa in più oltre al fatto che è un “rottamatore” e che vuole, fortissimamente vuole diventare segretario PD e presidente del consiglio, dopo aver lottato perchè si derogase al vecchio statuto che lo avrebbe escluso dalle primarie 2012. Mi sembra un po’ un tipo che le regole se le vuole fatte su misura! O no?
PAOLO
Ha ragione: “il Pd è in mano a perdenti….” Sbaglio o anche questo chiacchierone ha perso nelle primarie, addirittura con un perdente come Bersani?!
Poi “vatti a fidare di quello (Berlusconi)”: certo lui e i suoi compagni sono molto più affidabili….
nando
mi colpisce come renzi ha rispetto per il pd e la sua storia. due anni fa abbiamo vinto le elezioni amministrative nella stragrande maggioranza di comuni e province. Dice che non siamo in grado di vincere nemmeno assermblee di condominio! allora: o arriva da marte, o è un presuntuoso ignorante o è in malafede perchè gli fa comodo…
Andrea Donà
D’Alema non ha mai perso le elezioni nel proprio collegio elettorale.
E quando – da Presidente del Consiglio in carica – insieme al centrosinistra ha perduto le elezioni regionali del 2000, si è subito dimesso, pur non essendocene la necessità.