![Staminali, dalla Toscana uno studio sul sangue del cordone ombelicale](/wp-content/themes/yootheme/cache/dd/Staminali-dalla-Toscana-uno-studio-sul-sangue-del-cordone-ombelicale-ddb6a7dd.jpeg)
Staminali: uno studio in Toscana sulla donazione del sangue cordonale
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FIRENZE – Individuare le difficoltà nella raccolta, nella conservazione e nell’invio del sangue del cordone ombelicale per aumentare le donazioni: questo lo scopo dell’indagine «La donazione di sangue cordonale nei servizi ostetrico-ginecologici della Regione Toscana: studio osservazionale», che ha preso il via nei giorni scorsi e si protrarrà fino al prossimo dicembre. Per l’indagine verranno usati due questionari, uno rivolto al personale medico ginecologico e uno alle donne che hanno partorito.
Attraverso i questionari l’indagine ha l’obiettivo di ottenere un quadro informativo e conoscitivo sulla raccolta e il bancaggio del sangue cordonale, oltre che sull’informazione e la promozione riguardo questo tipo di donazione.
Il sangue del cordone ombelicale viene utilizzato per il trattamento di pazienti, pediatrici e adulti, affetti da patologie oncoematologiche (come leucemia, mielodisplasia, anemia aplastica, emoglobinopatie, malattie metaboliche da immagazzinamento e immunodeficienze congenite) per le quali il trapianto con cellule staminali costituisce la terapia di elezione. Le cellule staminali emopoietiche sono cellule in grado di autoriprodursi e di dare vita ad altre linee cellulari dalle quali derivano tutte le cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.