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Cala la fiducia in Matteo Renzi

Renzi a «Porta a Porta» attacca Letta e Berlusconi

Matteo Renzi a Porta a Porta da Vespa
Matteo Renzi a Porta a Porta da Vespa

FIRENZE – Il sindaco di Firenze Matteo Renzi a Porta a Porta non risparmia il governo, punge Letta e attacca Berlusconi «Dal premier primi passi, serve più coraggio. Capisco che si preoccupi della seggiola, ma il problema è il Paese. Questa cosa del governo che deve durare è un tic andreottiano. La mia domanda non è come ci arriva Letta, al semestre europeo, ma come si arrivano le nostre imprese. Una cosa è dire che serve la stabilità, altra cosa è l’immobilismo».

La polemica di Renzi non si ferma alle prospettive ed al modo di governare, ma punge Letta anche sul fisco. «L’Imu sembra che non si pagherà, ma se si chiamerà la service tax non è che le tasse in inglese non si pagano. Io avrei fatto pagare l’Imu sulla prima casa a chi se lo può permettere».

«Il problema vero è se sei più Andreatta o Andreotti. Andreatta è il maestro di Enrico, Andreotti è il maestro del tirare a campare» ed ancora: «Non sono democristiano né sono mai stato nei giovani della Dc dove c’erano Franceschini, Letta ed altri. Lo stesso Epifani è liturgicamente più doroteo di me».

Spiega di aver cambiato idea sulla candidatura alla segreteria del Partito democratico proprio a causa del governo Letta. «Il Pd nei primi mesi della vita del Governo-Letta è rimasto alla ruota del Pdl, ad esempio sull’Imu. Questo mi ha fatto cambiare idea sulla candidatura».

Altro invito al Pd, di sapore elettorale questa volta: «Il Pd ha avuto paura quando ho detto che dovevamo prendere i voti dei delusi del centrodestra. Ora lo dico anche per i voti dei delusi di Grillo. Chi li ha votati voleva cambiare il sistema, non che salissero sul tetto della Camera. Grillo ha deluso».

Renzi, che non può nascondersi dietro un dito e che è a pieno titolo in corsa per la guida del partito, rilancia sulla data del Congresso: «Se il Pd si chiama democratico allora deve fare il congresso. Altrimenti che democratico? Dobbiamo ragionare di cosa serve all’Italia. Se le persone che andranno alle primarie del Pd pensano che le cose fino ad ora sono andate nel modo giusto fanno bene a non votarmi, se vogliono un cambiamento radicale io ci sono».

«E’ arrivata una sentenza definitiva che ha detto che è colpevole. Berlusconi la ritiene una sentenza ingiusta, altri pensano che sia sacrosanta. Ma in un qualsiasi Paese dove un leader politico viene condannato, la partita è finita. Game over» dice Renzi che poi affonda su un ex ministro del Governo Berlusconi: “Ho sentito la frase ‘dobbiamo evitare di fare la fine della Grecia’. E’ la frase più idiota degli ultimi anni, l’ha detta Giulio Tremonti. C’è una colpa anche dell’attuale governo perché non si governa con la paura” manda a dire.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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