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Carabinieri del Nas

Trasfusioni di sangue, controlli del Nas di Firenze negli ospedali

Carabinieri del Nas di Firenze stanno controllando gli ospedali
Carabinieri del Nas di Firenze stanno controllando gli ospedali

FIRENZE – I carabinieri del Nas di Firenze hanno avviato una serie di controlli negli ospedali per verificare la regolarità delle trasfusioni di sangue. Un’iniziativa del comando fiorentino – a quanto risulta a FirenzePost – per accertare in via preventiva l’esatta applicazione delle normative che disciplinano la tracciabilità delle emotrasfusioni.

Gli accertamenti verranno effettuati nei centri trasfusionali delle province di competenza dei Nas fiorentini, che oltre al capoluogo operano su Arezzo, Siena, Pistoia e Prato.

Ieri mattina i militari si sono presentati, inattesi, all’ospedale Nuovo del Mugello a Borgo San Lorenzo, dove hanno proceduto ad alcune verifiche presso la Direzione sanitaria e il Centro sangue. La voce della loro presenza, pur discreta e riservata, aveva creato qualche allarme, dopo il recente caso di Grosseto dove un paziente era deceduto all’Ospedale Misericordia per una trasfusione sbagliata. Si è poi accertato la natura «preventiva» della visita dei Carabinieri, che avrebbe peraltro dato esito negativo.

Non si esclude che l’iniziativa dei Nas sia da collegarsi comunque anche al caso, emerso pochi giorni prima di ferragosto proprio su FirenzePost, di due lotti di sangue infetto con il virus dell’epatite C scoperti in Toscana. Almeno 11 mila sacche di plasma proveniente da donazioni erano stato cautelativamente distrutte prima che fossero lavorate nell’industria dei plasmoderivati. La Regione si era affrettata a dire che non esisteva alcun pericolo di trasmissione del virus. Al tempo stesso aveva però avviato un’indagine interna per risalire alle cause dell’infezione e al possibile donatore infetto. Un difetto di tracciabilità insomma. Ma finora, a quanto sembra, l’indagine non ha portato i risultati sperati, tanto che dell’argomento non si parla più da tempo. Con la pesante incognita, che resta ancora in piedi senza nessuna risposta, su che fine abbiano fatto i globuli rossi e le piastrine prelevati ai donatori e che restano a disposizione degli ospedali per le trasfusioni d’urgenza, mentre la sola parte plasma va all’industria farmaceutica.

Proprio nel suo ultimo numero in edicola, il settimanale Panorama ha dedicato un servizio a quello che definisce «scandalo del sangue positivo all’epatite C». Il titolo è: «Sangue infetto: la regione Toscana ha detto la verita?».

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