Concordia, Rossi: «Il relitto a Piombino, meschino accapigliarsi»
ISOLA DEL GIGLIO (GR) – «Mi sembra povero e meschino danzare intorno a questa nave, con dentro ancora i corpi di due persone, quando invece ci sono questioni più ampie di cui il Paese dovrebbe preoccuparsi. Penso che la miseria della discussione abbia a che fare con la scarsa conoscenza di ciò che in Europa è già legge, grazie all’iniziativa del Parlamento». Lo afferma all’Unità sul relitto della Costa concordia il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che spiega: «Pochi mesi fa ha approvato un regolamento, che ferma lo smantellamento illegale delle vecchie navi europee, imponendone l’ecoriciclo. Lo stesso è stato poi approvato dalla Commissione Ambiente dell’Europarlamento. Noi in Toscana rivendichiamo il fatto di aver capito prima di altri l’opportunità che può nascere con la rottamazione delle navi. E’ in quest’ottica che abbiamo presentato per tempo un progetto sul porto di Piombino, la cui caratteristica fondamentale è di essere accanto ad un impianto siderurgico, che offre la possibilità di chiudere il cerchio fra la rottamazione e l’utilizzo del rottame dentro i forni. Il futuro della siderurgia passa anche attraverso questa operazione».
Alla domanda se Piombino sarà pronto entro la prossima estate, Rossi ha spiegato: «Noi lo ampliamo a prescindere dalla Costa Concordia. Questo investimento sarà comunque importante per rilanciare un’area industriale in crisi. Poi è chiaro che puntiamo a portare lì la Concordia. Pensiamo di farcela. I tempi potranno coincidere e non è certo il caso di far navigare quella nave per il Mediterraneo. Anche il codice della navigazione dice che i relitti si portano nel porto più vicino».