Montella: Le assenze? «La Fiorentina non deve avere alibi»
FIRENZE. Mentre la zona dello stadio è pronta (si spera) ad accogliere la carovana dei mondiali di ciclismo, anche la Fiorentina si prepara ad emigrare. Nel senso che le prossime due partite le giocherà in trasferta (a Bergamo e Milano sul campo dell’Inter) e in questo periodo si allenerà sempre in notturna per evitare disagi ai giocatori che devono raggiungere la zona di Campo di Marte.
Non c’è spazio per le bici, però, nelle parole di Vincenzo Montella alla vigilia della partita contro l’Atalanta: troppo concentrato, il tecnico, sui problemi di formazione che gli derivano dalle tre assenze pesanti con cui deve fare i conti: gli infortunati Gomez e Cuadrado più lo squalificato Pizarro.
«Siamo attesi – spiega l’allenatore – da una settimana difficile che affronteremo con tre giocatori essenziali che mancheranno. Soprattutto senza Gomez dovremo anche cambiare qualcosa come tipo di gioco, ma la squadra ha già dimostrato di sapersi adattare. Quindi non cerchiamo nessun tipo di alibi: tanti ragazzi inoltre hanno voglia di emergere».
Uno che in questo inizio di stagione lo ha già fatto è sicuramente Pepito Rossi. «E’ guarito, si è allenato e si vede che sta bene. Magari il rischio maggiore è quello di un infortunio muscolare ma per adesso questo non ci desta preoccupazione. Indubbiamente è un giocatore che ci ha sorpreso tutti in positivo».
Magari ora toccherà a Rebic, che fin qui non ha esordito e domani potrebbe anche scendere in campo. Sarebbe la scelta migliore sotto l’aspetto tattico – conferma Montella – ma forse è prematuro. Comunque si tratta di un ragazzo con un livello cognitivo molto alto: questo agevolerà il suo inserimento in squadra. Avendo sostenuto solo 5-7 allenamenti con noi, è chiaro però che debba ancora comprendere il gioco della Fiorentina».
Stesso dicasi per Ilicic che in questo momento servirebbe particolarmente ma continua ad essere a disposizione solo a singhiozzo. «Non si sta allenando col gruppo, aspettiamo a giudicare ma è abbastanza improbabile che ce la faccia per Bergamo», conferma Montella che poi spende una parola anche per due che fin qui hanno abbastanza deluso: Joaquin e Mati Fernandez.
«Lo spagnolo – analizza il tecnico – si deve inserire nella mentalità di squadra e deve trovare il ritmo ma non mi desta preoccupazione mentre da Mati ci si aspetta sempre tutto e subito ma io so quale valore abbia: non so quante squadre possano vantare un giocatore così».
Dopo aver promesso che non protesterà più con gli arbitri, Montella conclude con un commento su due temi extra-viola ma quanto mai di attualità come l’addio di Moratti all’Inter e il rinnovo per altre due stagioni del suo amico Francesco Totti che così giocherà fino a quaranta anni.
«Da appassionato di calcio ancora non ho preso coscienza dell’avvicendamento Tohir-Moratti; non siamo ancora abituati ad avere proprietà straniere. E’ curioso che questo cambio sia avvenuto in una società che ha sempre avuto una famiglia tifosa alle spalle. Mentre per ciò che concerne Francesco – commenta -, lui oltre a segnare, riesce ad avere una condizione fisica invidiabile alla sua età. Sembra che corra più di prima: fondamentale è la sua esperienza calcistica ma ancora non so se andrà al Mondiale».