Consiglio della Toscana, seduta contro il taglio dei tribunali
FIRENZE – Seduta urgente del Consiglio regionale per richiedere un referendum abrogativo in merito alla chiusura delle sedi distaccate dei tribunali in Toscana. Ad aprire i lavori è stato l’intervento del presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci che ha ricordato come ci siano sei regioni (Calabria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Abruzzo) che hanno varato un provvedimento analogo, e oltre alla Toscana, altri Consigli regionali (Piemonte, Liguria e Campania) si riuniranno nei prossimi giorni per discutere lo stesso tipo di intervento.
Il consigliere Pdl Jacopo Ferri, tra i promotori della seduta odierna, la richiesta toscana di referendum «si allinea con una tendenza delineata anche da altre regioni, per una riforma che abbia logiche con una rispondenza con le esigenze dei territori. E’ l’unico mezzo per spingere un riflessione nazionale sulla riforma». E’ intervenuto anche il capogruppo Pd Marco Ruggeri che ha presentato una mozione collegata, firmata in maniera bipartisan da consiglieri di vari schieramenti, in cui si sottolinea che «lo strumento referendum non è più utile in questo momento perché già 5 regioni sono intervenute e rischia di essere inappropriato per raggiungere l’obiettivo. Un referendum su un argomento di nicchia come questo rischia di non fare grande breccia sull’opinione pubblica».
In Toscana il taglio riguarda il tribunale di Montepulciano e le sedi distaccate di Carrara, Cecina, Empoli, Orbetello, Montevarchi, Poggibonsi, Pescia, Piombino, Portoferraio, Monsummano Terme, Pontedera, Pontremoli e San Sepolcro.