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Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia la notte tra il 1 ed il 2 novembre 2007

Meredith, una Perugia stanca attende l’appello di una storia infinita

Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia la notte tra il 1 ed il 2 novembre 2007
Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia la notte tra il 1 ed il 2 novembre 2007

FIRENZE – «E’ una Perugia stanca di una vicenda giudiziaria infinita» quella che attende il nuovo processo d’appello, da lunedì a Firenze, nei confronti di Amanda Knox e di Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher. A dirlo è il sindaco Wladimiro Boccali: «Ci aspettiamo una parola definitiva e soprattutto la verità. Lo si deve prima di tutto a Meredith e alla sua famiglia».

Sarà in aula con il suo legale Patrick Lumumba, inizialmente accusato da Amanda Knox dell’omicidio di Meredith Kercher e poi prosciolto perché riconosciuto totalmente estraneo al delitto. Per la studentessa americana è stata infatti definitivamente confermata la condanna per la calunnia ai danni del musicista congolese, ma la Cassazione ha rinviato ai giudici di Firenze l’esame dell’aggravante di averlo fatto per procurarsi l’impunità dal reato di omicidio.

Non ci saranno i due imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito, la prima non intende muoversi dalla sua Seattle «ha paura della giustizia italiana», mentre il secondo ora si trova a Santo Domingo ma a fine ottobre sarà in aula a Firenze, ha confermato il padre Francesco perché «ha rispetto per le istituzioni».

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