Taglio dei tribunali toscani: no al referendum sì alla via legislativa
FIRENZE – La Giunta Toscana si impegni «ad attivarsi presso il Governo e il Parlamento al fine di promuovere una revisione dei decreti legislativi con l’obiettivo di procedere a una riforma della geografia giudiziaria, che toccando così da vicino le comunità locali non può che essere predisposta con la necessaria concertazione e che deve tenere conto del diritto dei cittadini toscani ad avere una giustizia accessibile». Lo prevede una mozione, presentata dalla maggioranza insieme all’Udc, approvata oggi dal Consiglio regionale toscano contro la chiusura delle sedi distaccate dei tribunali.
L’assemblea toscana era stata convocata d’urgenza per discutere due delibere, presentate dai consiglieri Pdl Jacopo Ferri e Nicola Nascosti insieme a Marina Staccioli (Fdi), che chiedevano di indire un referendum abrogativo nei confronti del taglio dei tribunali, così come avanzato anche da altre regioni italiane. Le due delibere sono state respinte ritenendo, come ha spiegato il capogruppo Pd Marco Ruggeri, «la via legislativa più adatta a risolvere la questione».
PAOLO
Più che della dislocazione dei vari tribunali, ci si dovrebbe preoccupare della terribile assurda lentezza con la quale procedono le cause sia civili (anche 10 anni!) che penali. Lentezza dovuta a parte dei giudici che hanno….timore di rimanere senza lavoro, e quindi allungano i tempi, e particolarmente al sistema giudiziario, che si basa su un sistema di leggi e procedure farraginose e arcaiche. E poi ci sono i giudici che chiedono e ottengono trasferimenti, e lasciano vacante il loro posto, senza che si provveda ad una rapida sostituzione.